New York – Terremoto alle isole Cayman, paradiso fiscale per eccellenza dove migliaia di aziende e Paperoni di tutto il mondo nascondono le loro ricchezze alle maglie del fisco. Il premier Mckeeva Bushè stato arrestato presso la sua abitazione dagli agenti dell’unità di crimini fiscali per aver abusato dell’utilizzo di una carta di credito del governo e per essere stato coinvolto in un’importazione di esplosivi nel febbraio del 2012.
A darne notizia è stato il Royal Caymans Police Service, la polizia del territorio britannico, che ha reso noto sul suo sito che il 57enne leader del Partito democratico unito “si trova in stato di fermo per una serie di inchieste”. Bush è al potere dal 2009, dopo le elezioni vinte dal suo Partito Democratico Unito. Aveva già ricoperto l’incarico di primo ministro fra il novembre del 2001 e il maggio del 2005.
Leonard Dilbert, l’uomo ombra di Bush, ha ammesso che il premier è stato arrestato con l’accusa di illecito ma ha aggiunto che è in attesa di un’indagine più approfondita, in quanto formalmente non è accusato di alcun crimine. “E ‘importante ricordare ai cittadini delle Isole Cayman che essere sospettati di aver fatto qualcosa è diverso dal dimostrare di aver fatto realmente quella cosa”. Sarà anche vero, ma sono comunque poche parole, che sanno tanto di deja vù.