PECHINO (WSI) – L’area dei quattro o cinque isolotti contesi sta diventando affollata e pericolosa. Nei cieli in cui sorvolano gli aerei cinesi sono arrivati i caccia giapponesi.
Nessuno vuole la guerra e tutti vogliono evitare incidenti. Ma tutti vogliono le risorse di gas naturale delle isole.
Se gli aerei giapponesi torneranno a sorvolare l’area sotto il dominio cinesi, verranno attaccati. Per i voli civili in teoria non ci sono problemi.
Alta tensione fra le due potenze asiatiche che per ragioni storiche non si fidano l’uno dell’altro e i cui governi devono far fronte a crescenti spinte interne nazionaliste.
Il Giappone, scrive Global Times, deve essere “il principale obiettivo” nella nuova “zona di identificazione” della difesa aerea decretata da Pechino. “Dobbiamo prendere senza esitazioni le opportune contromisure mentre il Giappone si rifiuta di piegarsi alla zona di identificazione della difesa aerea decisa dalla Cina”, riferisce il quotidiano di Stato conosciuto per i suoi toni nazionalisti.
Il Giappone e la Corea del Sud hanno affermato ieri di avere inviato degli aerei in questa zona senza riferirlo alle autorità cinesi, dopo un sorvolo compiuto a inizio settimana da due caccia americani. Ma Stati Uniti e Corea del Sud, secondo la stampa cinese, possono essere ignorati, perché il Giappone deve essere “il principale obiettivo di questa zona”.
“Se gli Stati Uniti non vanno troppo lontano, non saranno un nostro obiettivo nella protezione della zona di difesa aerea. Ciò che dobbiamo fare al momento è contrastare con fermezza tutte le azioni di provocazione del Giappone”.