Società

Israele fa capire che la guerra durerà a lungo

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

TEL AVIV (WSI) – Le speranze di una tregua dopo 22 giorni di scontri e centinaia di morti sono ridotte al lumicino a Gaza.

Dopo l’ennesima strage di bambini, in un parco giochi questa volta, e le promesse di Israele per una lunga campagna nella Striscia, le relazioni diplomatiche tra Washington e Tel Aviv, due storici alleati, sono peggiorate. È grande freddo tra Obama e Netanyahu.

Il Segretario di Stato Usa John Kerry, che ha proposto una tregua consideratta inaccettabile per Tel Avivi, è tornato a Washington con un pugno di mosche in mano.

È stata una settimana diplomatica fallimentare per gli Stati Uniti in Medioriente. Le pressioni internazionali su Israele aumentano ora che il bilancio dei morti è salito a 1.050.

Una guerra che non voleva nessuno è diventata un conflitto che non si vede come possa essere interrotto. Hamas chiede un alleggeriemento delle restrizioni economiche e sanzioni mentre Israele vuole poter continuare ad attaccare i tunnel che Hamas ha costruito e che le consentono di importare cibo e armi nella Striscia.

Ieri è stata un’altra notte di raid e intensi bombardamenti quella appena trascorsa nella Striscia di Gaza. Si è trattato della notte peggiore dei 22 giorni di offensiva.

Almeno 26 palestinesi sono stati uccisi alle prime ore di oggi nelle incursioni aeree israeliane, e tra loro anche nove donne e quattro bambini, che si aggiungono a quelli di ieri, almeno altri otto, uccisi da missili che hanno centrato un parco giochi in un campo profughi dove giocavano. Il bilancio complessivo degli attacchi di Israele contro il territorio palestinese sale così ad almeno 1.113 vittime, secondo il portavoce del servizio di soccorso locale.

L’aviazione israeliana ha bombardato anche la casa del leader del movimento radicale palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, che si trova al campo profughi di Shati, nel nord-ovest della Striscia di Gaza: lo hanno confermato i figli del responsabile del gruppo palestinese. “Il nemico israeliano ha bombardato la nostra casa con due raid aerei”, ha dichiarato Abed Salam Haniyeh, in un comunicato.

I bombardamenti si erano intensificati già ieri sera, quando l’aviazione israeliana ha ripetutamente colpito Gaza: obiettivi dei raid, tra gli altri, i locali della televisione e della radio di Hamas nella Striscia. Colpita anche la casa del leader del movimento radicale palestinese, Ismail Haniyeh.

Da parte sua, Israele ha perso in tutto almeno 48 soldati, mentre tre civili sono stati uccisi dal lancio di razzi e proiettili di mortaio dall’inizio del conflitto armato. Sono cinque i soldati che sono stati uccisi ieri sera in scontri con un commando palestinese che tentava di infiltrarsi in Israele attraverso un tunnel a Nahal Oz, nei pressi della frontiera con la Striscia di Gaza.

“I soldati di fanteria Daniel Kedmi (18 anni), Barkey Ishai Shor (21), Sagi Erez (19) e Dor Dery (18) sono stati uccisi durante questo tentativo di attacco”, si legge su un comunicato militare, secondo il quale non è ancora stato autorizzata la diffusione del nome del quinto soldato ucciso. L’esercito ha inoltre annunciato di avere ucciso un membro del commando palestinese. Hamas ha rivendicato l’operazione nella regione ed ha evocato l’uccisione di “dieci soldati” di Israele.