Buone notizie dall’economia italiana. L’Istat ha ritoccato al rialzo il Pil italiano del secondo trimestre che, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato 0,1% sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti dello stesso periodo del 2018. Si tratta di una revisione al rialzo la stima dopo che, il 30 agosto scorso, aveva diffuso una stima che calcolava una crescita zero nel secondo trimestre sui tre mesi precedenti e una flessione dello 0,1% su base annua.
Novità positive anche sul fronte del deficit/Pil. Tra aprile e giugno, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari all’1,1%, migliorando di 0,2 punti rispetto all’1,3% dello stesso trimestre del 2018. Complessivamente, nei primi due trimestri del 2019, il rapporto deficit/pil è risultato pari al 4% anche qui in calo a confronto con il 4,2% del corrispondente periodo dell’anno prima. Si tratta del dato semestrale migliore dal 2000, ovvero da 19 anni.
Nello stesso trimestre, intanto, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, sia in termini nominali sia in termini reali, ovvero di potere d’acquisto.
La pressione fiscale è invece stata pari al 40,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Guardando ai primi sei mesi dell’anno il dato cumulato risulta pari al 38,6%. Anche in questo caso si registra un rialzo, con una crescita di 0,5 punti.
Infine, la propensione al risparmio delle famiglie. Tra aprile e giugno, il dato è stato pari all’8,9%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il rialzo secondo l’Istat “riflette una crescita della spesa per consumi finali decisamente meno sostenuta rispetto a quella registrata per il reddito disponibile lordo”. La spesa infatti rimane quasi ferma rispetto al trimestre precedente (+0,1%).