Il Governo italiano prova a stringere i tempi per la cessione di Ita Airways, la compagnia aerea italiana nata dalle ceneri di Alitalia e controllata per intero dal ministero dell’Economia. Con questo obiettivo in mente, ieri, 21 dicembre, l’esecutivo ha approvato un Dpcm, ora all’esame della Corte dei Conti, che cancella il vincolo che obbligava il ministero a cedere la maggioranza della compagnia. In altre parole, il Governo può decidere di vendere anche solo una parte minoritaria di Ita Airways, e mantenere il controllo della maggior parte delle azioni.
È una decisione che si è resa necessaria per riuscire a chiudere in tempi brevi una trattativa in corso con la compagnia tedesca Lufthansa, che vorrebbe acquisire inizialmente circa il 40% di Ita Airways, lasciando la maggioranza in mano allo Stato italiano.
“Confermo che stiamo lavorando molto con Lufthansa, in maniera molto collaborativa, stiamo condividendo informazioni. Quanta quota e in che modalità lo deciderà però il ministero dell’Economia e delle Finanze”, ha dichiarato il ceo di Ita Airways, Fabio Lazzerini, a margine della presentazione del velivolo con la nuova livrea “Io sono Friuli Venezia Giulia”. Sulla vendita della compagnia, Lazzerini ha rimandato al ministero delle Finanze, “noi gestiamo la compagnia”.
Lazzaroni ha inoltre annunciato che “per la prima volta, negli ultimi venti anni nel budget della compagnia di bandiera italiana, i ricavi superano i costi” perché c’è stata “molta attenzione ai costi”. Ad esempio, “l’aumento di carburante, del 107%, ha influito solo per il 55/60% dei conti, il resto è stato compensato da maggiori ricavi e dal risparmio dei costi. Siamo una startup nata nell’ottobre 2021, poco dopo c’è stato Omicron, poi guerra, poi il caro carburante. Eppure, nonostante questo, la compagnia sta avendo performance decisamente superiori alle aspettative”.
Lufthansa resta l’unico candidato per Ita Airways
Le trattative per vendere Ita Airways vanno avanti da quasi un anno. Il governo Draghi aveva avviato una trattativa in esclusiva con il consorzio formato dal fondo statunitense Certares e dalle compagnie aeree Delta Air Lines e Air France-Klm ma, una volta insediatosi il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, ha rimesso in gioco il consorzio formato dal gruppo Msc e dalla compagnia aerea tedesca Lufthansa.
Secondo l’offerta iniziale, Msc avrebbe dovuto rilevare il 20% di Ita Airways, e Lufthansa il 60%: il restante 20% sarebbe dovuto rimanere al ministero dell’Economia. Ma anche questa trattativa si è arenata: a fine novembre Mscha ritirato la propria offerta. A questo punto resta in campo solo Lufthansa che, secondo indiscrezioni stampa, nei giorni scorsi avrebbe fatto sapere al governo di essere pronta a entrare da sola in Ita Airways, rilevando da subito tra il 40 e il 49% delle quote societarie, per poi salire nei prossimi anni fino al 100%.