Si stringono i tempi per la vendita di una quota di Ita Airways, compagnia aerea nata dalle ceneri di Alitalia. Secondo indiscrezioni stampa, l’offerta di Lufthansa potrebbe arrivare questa settimana, facendo seguito alla pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale” nei giorni scorsi del Dpcm, che ha fissato i paletti per la cessione della newco.
In particolare, i rumor in circolazione indicano un’acquisizione in due fasi, che ricalca quella adottata per rilevare Brussels Airlines, il gruppo belga creato nel 2006, dopo la bancarotta di Sabena. La compagnia tedesca entrerebbe con una quota di minoranza del 40% per poi salire e prendere la maggioranza.
Qualche giorno fa la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che considera imminente un accordo, ha scritto che l’ingresso della compagnia tedesca in Ita “rimane conveniente, soprattutto perché Lufthansa insiste su una valutazione inferiore di Ita in perdita”, spiegando che un anno fa la newco “era stata valutata 1,4 miliardi di euro”, mentre ora si parla di una “valutazione di circa 500 milioni di euro”. E, per un ingresso in cui la quota di Lufthansa sarà di minoranza, “non dovrebbero essere dovuti più di 250 milioni di euro”.
Secondo quanto prevedono osservatori del settore, considerando che un preliminare di vendita tra il gruppo tedesco e il Ministero dell’Economia, azionista unico di Ita, sia firmato entro questo mese, e alla luce di tutti i passaggi successivi da completare, tra cui il via libera dell’Antitrust Ue, l’ingresso operativo di Lufthansa in Ita dovrebbe avvenire in estate.
Che cosa prevede il Dpcm per Ita Airways
Tornando al Dpcm, il governo considera il settore aereo “strategico” per il Paese e nel decreto ha messo nero su bianco la propria idea e visione sul futuro di Ita Airways. In particolare il nuovo socio industriale, quindi Lufthansa, dovrà attuare alcuni elementi ritenuti essenziali: lo sviluppo di un network internazionale, soprattutto sul lungo raggio perché il governo ritiene che l’Italia debba essere destinazione “diretta” e non raggiunta attraverso scali intermedi; garantire i livelli occupazionali; tutelare gli hub nazionali come Fiumicino, Malpensa, Linate ed infine dare vita ad una partnership in cui Ita non sia “un junior partner” ma un socio alla pari per assicurare un pieno sviluppo.
Ricordiamo che Ita Airways, nata ufficialmente il 15 ottobre del 2021 presenta una flotta di 69 aerei e 3.600 dipendenti. La nuova compagnia di bandiera nel suo primo anno di vita ha trasportato 9 milioni di passeggeri. La dote statale di 1,35 miliardi (autorizzata dall’Ue) è stata suddivisa in tre tranche: 700 milioni per il 2021, 400 per il 2022 e 250 per il 2023.