Dopo essere stata scartata dal Governo Draghi, e successivamente ritornata in campo grazie all’esecutivo Meloni, Msc, il gruppo svizzero guidato dall’italiano Gianluigi Aponte, conferma di non essere interessata all’acquisizione di una quota di Ita Airways. Lo ha spiegato chiaramente in un breve comunicato in cui mette in evidenza di “aver già informato le autorità competenti di non essere più interessato a partecipare alla privatizzazione di Ita Airways, non ravvisandone le condizioni nell’attuale procedura”.
Dopo lo stop and go, Msc getta dunque la spugna. Resterebbe invece in pista l’ex partner Lufthansa. Che, dopo aver fatto sapere di “rimanere interessata al mercato italiano”, dovrebbe ora formalizzare l’interesse, altrimenti verrebbe meno una delle due cordate concorrenti.
Vale la pena ricordare che Lufthansa e Msc avevano avanzato una proposta d’acquisto dell’80% di Ita Airways, così ripartito: 60% Msc e 20% Lufthansa. L’offerta puntava sull’integrazione tra trasporto cargo e passeggeri e sull’intermodalità tra il trasporto marittimo-ferroviario e quello aereo. Punto forte di questa offerta erano le sinergie con il cargo, segmento che da tempo fa registrare una crescita consistente e che meglio ha resistito all’emergenza pandemica.
In questo quadro il fondo americano Certares, che in alleanza commerciale con Air France-Klm e Delta aveva proposto di acquistare il 50% più un’azione di Ita, rimane alla finestra, in attesa di ulteriori sviluppi.
Ita Airways: tempi più lunghi per la vendita?
Si concretizza così l’ipotesi peggiore, quella di un allungamento dei tempi per la vendita della quota pubblica della compagnia aerea. Tanto più che la recente assemblea ha già deliberato un aumento di capitale, tutto a carico del Tesoro, di 400 milioni di euro, per garantire l’operatività del vettore e l’avanzamento dei piani di crescita. Lo stesso leader leghista Matteo Salvini aveva ammesso cdi recente che “sarebbe opportuno concludere la vendita entro fine anno altrimenti ci saranno altre centinaia di milioni di euro di denaro pubblico da spendere”.
Tutto questo avviene a pochi giorni dall’azzeramento dell’ex cda e la nomina del nuovo presidente. Del tema “vendita” dovrà occuparsi il neo presidente di Ita, Antonino Turicchi al quale, su indicazione del Mef, il Cda ha assegnato le deleghe sulle operazioni strategiche (la cessione), sul settore finanza, strategia, comunicazione e rapporti istituzionali. Il ceo Fabio Lazzerini, confermato, si occuperà dell’operatività dell’azienda e della gestione del personale.