Il futuro di Ita Airways potrebbe delinearsi a breve. È scaduto alla mezzanotte di ieri il termine per la presentazione delle offerte per l’acquisto della compagnia aereaal momento al 100% di proprietà del Tesoro.
Due le cordate in lizza. Msc e Lufthansa da una parte, il fondo Certares con Air France-Klm e Delta Airlines dall’altra. Quest’ultima avrebbe recentemente rivisto le condizioni prevedendo di rilevare per 600 milioni di euro una quota del 60% e con un ruolo più attivo del ministero dell’Economia che conserverebbe una partecipazione con diritti di voto al 40% e voce nelle scelte chiave per i futuri sviluppi. Msc e Lufthansa avrebbero messo sul piatto 850 milioni di euro per una quota dell’80% (60% Msc e 20% Lufthansa)
La palla passa ora al Tesoro
A dettare la tabella di marcia sarà anche l’avvicinarsi delle elezioni con annesso il rischio, paventato dai sindacati, che il tema possa finire nel “tritacarne” della campagna elettorale. E mentre il presidente del Consiglio, Mario Draghi, appare deciso a non lasciare il dossier in eredità al prossimo esecutivo, da Fratelli d’Italia è emersa l’ipotesi di uno stop alla vendita e il mantenimento in mano pubblica. Una possibilità che allarma proprio i sindacati, che spingono per la finalizzazione della trattativa, cosi’ da garantire a Ita uno sviluppo industriale che non consenta il ripetersi della parabola Alitalia.