Roma – Una riforma che “riduca la pressione fiscale”, che la riequilibri “a favore del lavoro e dell’impresa”, che allinei la tassazione delle rendite ai livelli europei.
E’ questa la richiesta che il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, ha rivolto al governo e al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, precisando, però, di non volere “una riforma fiscale a tutti i costi” nè “un salto nel buio spinto da fretta e tatticismi politici”.
In occasione dell’assemblea annuale dell’Associazione, il presidente ha ricordato che, in Italia, “il carico tributario è superiore di 3,5 punti di Pil rispetto alla media europea, pari a 54 miliardi di euro di maggiori imposte per i contribuenti italiani”.
E la maggiore tassazione è pari a 894 euro per abitante. Rivolgendosi direttamente al ministro dell’Economia, Guerrini ha chiesto, dunque, interventi più incisivi per rilanciare la competitività: “ministro Tremonti, non ci sfugge il lavoro fatto per tenere in ordine i conti pubblici ed evitare all’Italia le drammatiche derive che hanno coinvolto alcuni Paesi europei.
La stabilità è come la salute: ci si accorge del suo valore quando manca”, ma “siamo comunque convinti della necessità di interventi più incisivi per rilanciare la competitività italiana”.
E, sempre in materia fiscale, il numero uno di Confartigianato, ha chiesto anche di “rendere più semplice e meno vessatorio pagare le tasse” e di snellire la macchina della “burocrazia fiscale” per gli imprenditori devono dedicare agli adempimenti fiscali “285 ore all’anno, equivalenti a circa 36 giorni lavorativi, il 43% in più rispetto alla media Ocse”.
Per Guerrini, infine, “una possibile strada per ridurre la pressione fiscale è quella del federalismo, come conseguenza di un mix virtuoso di una maggiore efficienza dei processi di spesa, di una riduzione di sprechi e dell’evasione”.
Oggi poi e’ tornata a parlare sul tema Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, sottolineando la necessita’ che il peso delle tasse si alleggerisca sui lavoratori dipendenti e sulle imprese.
Interpellata a margine dell’assemblea della Confartigianato, Marcegaglia ha ribadito di “accettare l’idea di una pressione fiscale invariata” ma al suo interno “vanno abbattute le tasse sul lavoro dipendente e sulle imprese”.