Il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte potrebbe essere vicino ad un accordo con l’Unione europea per rinviare la decisione sulla procedura per deficit a settembre o ottobre. Lo riporta oggi Repubblica. L’Italia potrebbe portare come tesi per sostenere il rinvio della decisione i conti 2019 migliori del previsto, mentre l’UE dal canto suo avrebbe avere accesso a dati e report più completi.
Il rinvio della decisione sulla procedura d’infrazione all’autunno coinciderebbe con l’inizio dei lavori sulla legge di bilancio 2020, il che però – continua il quotidiano – potrebbe aggravare le tensioni in corso fra i due vicepremier Salvini e Di Maio. I due infatti hanno priorità diverse: flat tax e taglio delle tasse per Salvini, introduzione del salario minimo orario per Di Maio.
Sullo sfondo i rendimenti delle obbligazioni a dieci anni che hanno toccato i minimi dell’anno, scendendo di quattro punti base al 2,1%. Anche lo spread sui Bund tedeschi è sceso a 241 punti base, ai minimi da settembre. Anche il Corriere della Sera riferisce che Salvini ha dato al governo quattro mesi per approvare il programma del suo partito. Questo darebbe un po’ di respiro ai suoi partner che hanno dovuto affrontare le incessanti pressioni dei luogotenenti di Salvini per staccare la spina al governo e andare a elezioni anticipate. Tuttavia, se il governo cade a settembre o ottobre, potrebbe essere impossibile per la prossima amministrazione approvare la legge di bilancio 2020 entro la fine dell’anno, ostacolando così gli sforzi per rilanciare l’economia e rafforzare le finanze pubbliche.