Società

Italia, crolla fiducia dei consumatori. Bocciatura pesante per governo Renzi

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ROMA (WSI) – Ad agosto 2014 l’indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce a 101,9 da 104,4 del mese precedente. Lo ha comunicato l’Istat spiegando che il peggioramento interessa tutte le diverse componenti e segue le diminuzioni rilevate a giugno e luglio. Il peggioramento della fiducia deriva soprattutto dalla componente economica, che scende a 107,6 da 114,2, mentre quella riferita al quadro personale passa a 100,1 da 101,2. Gli indici riferiti al clima corrente e futuro diminuiscono, rispettivamente, a 101,5 da 104,0 e a 103,4 da 106,2.

Quanto alla situazione economica del Paese, i giudizi sulle condizioni attuali peggiorano: il saldo passa a -91 da -79; anche per le attese si rileva un peggioramento: il saldo passa a -7 da 6. Quanto alla disoccupazione si attendono aumenti: il saldo cresce, infatti, a 56 da 53. Il saldo relativo ai giudizi sulla situazione economica della famiglia migliora lievemente passando a -55 da -56, mentre quello sulle attese diminuisce a -13 da -10. I giudizi sul bilancio familiare migliorano lievemente (a -12 da -13 il saldo). Le opinioni sull’opportunità attuale di risparmio registrano una diminuzione (a 116 da 120 il saldo), mentre si rileva un lieve miglioramento delle possibilità future (a -45 da -46 il relativo saldo). Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli risultano in netto peggioramento (a -90 da -79 il saldo). Il saldo relativo all’andamento recente dei prezzi al consumo diminuisce a 1 da 9 del mese precedente. Il saldo delle attese sull’andamento dei prezzi, invece, migliora arrivando a -21 da -25 del mese precedente. A livello territoriale il clima di fiducia diminuisce in tutte le ripartizioni ad eccezione del Centro, in cui risulta stazionario.

Quanto alla situazione economica del Paese, i giudizi sulle condizioni attuali peggiorano: il saldo passa a -91 da -79; anche per le attese si rileva un peggioramento: il saldo passa a -7 da 6. Quanto alla disoccupazione si attendono aumenti: il saldo cresce, infatti, a 56 da 53. Il saldo relativo ai giudizi sulla situazione economica della famiglia migliora lievemente passando a -55 da -56, mentre quello sulle attese diminuisce a -13 da -10. I giudizi sul bilancio familiare migliorano lievemente (a -12 da -13 il saldo).

Le opinioni sull’opportunità attuale di risparmio registrano una diminuzione (a 116 da 120 il saldo), mentre si rileva un lieve miglioramento delle possibilità future (a -45 da -46 il relativo saldo). Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli risultano in netto peggioramento (a -90 da -79 il saldo). Il saldo relativo all’andamento recente dei prezzi al consumo diminuisce a 1 da 9 del mese precedente. Il saldo delle attese sull’andamento dei prezzi, invece, migliora arrivando a -21 da -25 del mese precedente. A livello territoriale il clima di fiducia diminuisce in tutte le ripartizioni ad eccezione del Centro, in cui risulta stazionario.

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I dati Istat sulla fiducia dei consumatori in calo ad agosto fanno temere “un autunno nero sul fronte dei consumi degli italiani”. A lanciare l’allarme è il Codacons, commentando i numeri forniti dall’Istat. “L’indice sulla fiducia dei consumatori e’ fortemente indicativo della propensione all’acquisto delle famiglie – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – Se non c’è fiducia i cittadini saranno portati a rimandare gli acquisti a tempi migliori e a ridurre all’indispensabile i propri consumi. Per tale motivo, alla luce dei dati Istat, prevediamo un autunno nero sul fronte delle vendite e dei consumi, con una ulteriore riduzione che danneggerà fortemente il commercio già messo a dura prova dai tagli operati dalle famiglie italiane”, conclude Rienzi.

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Federconsumatori: da 2008 potere acquisto -13,4%

Dal 2008 ad oggi il potere d’acquisto degli italiani è diminuito di oltre il 13,4% e i consumi, nel solo biennio 2012-2013, sono scesi del -8,1%. A ricordarlo è Federconsumatori che chiede, alla luce degli ultimi dati Istat, misure urgenti per il rilancio del potere di acquisto e dell’occupazione. “Le condizioni economiche delle famiglie, come denunciamo da tempo, peggiorano in maniera allarmante. Una crisi della domanda di mercato che – osserva l’Associazione – continua a ripercuotersi pesantemente sull’intero sistema economico, trascinando al ribasso produzione ed occupazione”. Per questo “è necessario che il governo si decida a dare delle risposte concrete ai cittadini, in termini di rilancio del potere di acquisto e di ripresa dell’occupazione. In tal senso è indispensabile, come sosteniamo da tempo, l’avvio di un piano straordinario per il lavoro, specialmente per i giovani. ”