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Italia declassata, Fitch taglia rating: politica caos. Debito/pil 130%

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NEW YORK (WSI) – L’agenzia di rating Fitch (Moody’s e Standard & Poor’s sono americane doc ma Fitch e’ una joint venture tra societa’ con sede in Francia e Stati Uniti) ha tagliato il rating sul debito sovrano dell’Italia da ‘A-‘ a ‘BBB+’ sulla scia degli ultimi dati sul Pil e dell’esito ”inconcludente” delle recenti elezioni politiche. Secondo l’agenzia di rating e’ ”improbabile” che si riesca a formare un governo stabile delle prossime settimane e in ogni caso un esecutivo in queste condizioni ”potrebbe essere piu’ lento e meno efficace nel rispondere agli shock”. Fitch sottolinea che il dato sul Pil del 4* trimestre conferma che l’Italia ”e’ in profonda recessione”. La recessione, tra le peggiori in Ue, e’ piu’ profonda e lunga del previsto e ”mette a rischio lo sforzo di risanamento di bilancio e aumenta i rischi del settore finanziario”, avverte l’agenzia, che prevede una contrazione del Pil dell’1,8% nel 2013 e un rapporto debito-pil vicino al 130%.

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L’agenzia Fitch ha annunciato di avere abbassato a BBB+ il rating sul debito sovrano dell’Italia.

Una scelta, si legge in una nota, motivata dall’esito “non decisivo” delle elezioni del 24 e 25 febbraio, dai dati del quarto trimestre 2012 “che confermano come quella italiana sia una delle recessioni piu’ profonde in Europa”, dalla considerazione che nel 2013 il rapporto debito/Pil potrebbe toccare il 130% (rispetto alla stima precedente del 125%) e dal fatto che un “governo debole potrebbe essere piu’ lento e meno capace di rispondere agli choc economici interni o internazionali”.

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(ASCA) – Roma, 8 mar – L’agenzia Fitch ha tagliato il rating sul debito sovrano dell’Italia da ‘A-‘ a ‘BBB+’ sulla scia degli ultimi dati sul Pil e dell’esito ”inconcludente” delle recenti elezioni politiche. Secondo l’agenzia di rating e’ ”improbabile” che si riesca a formare un governo stabile delle prossime settimane e in ogni caso un esecutivo in queste condizioni ”potrebbe essere piu’ lento e meno efficace nel rispondere agli shock”.

Fitch sottolinea che il dato sul Pil del 4* trimestre conferma che l’Italia ”e’ in profonda recessione”. ”I risultati inconcludenti delle elezioni parlamentari italiane del 24-25 febbraio – rileva Fitch – rendono improbabile che possa essere formato un nuovo governo stabile nelle prossime settimane. La crescente incertezza politica e la mancanza di una conduzione per ulteriori misure di riforma strutturale costituiscono un ulteriore shock avverso per l’economia reale alle prese con una profonda recessione”.

L’agenzia sottolinea come i dati del Pil del 4* trimestre ”confermino che la recessione in corso in Italia e’ una delle piu’ profonde in Europa. Le sfavorevoli condizioni di partenza e alcuni recenti sviluppi, come l’inatteso calo dell’occupazione e la persistente debolezza degli indicatori di fiducia, aumentano il rischio di una recessione piu’ lunga e profonda di quanto precedentemente stimato”. Fitch prevede per il 2013 un Pil in calo dell’1,8% ed un debito pubblico che arrivera’ al 130% del Pil. Le misure gia’ adottate ”dovrebbero essere sufficienti” a mantenere il deficit in linea con i parametri europei (al 2,5%).

Le prospettive sul rating dell’Italia restano negative e ci potrebbe essere un ulteriore downgrade, spiega Fitch, se si dovessereo verificare uno o piu’ di questi eventi: se la recessione dovesse ulteriormente aggravarsi, se le politiche fiscali non dovessero garantire un percorso di riduzione del debito dal 2014 dopo il picco di quest’anno, se si dovesse aggravare la crisi dell’area euro, se si mancasse l’obiettivo del pareggio di bilancio.

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(ASCA) – Roma, 8 mar – ”L’incertezza politica che e’ seguita alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio e’ parte integrante di un normale processo democratico. Confermiamo quindi la fiducia nel fatto che l’Italia trovera’ la soluzione politica e proseguira’ il processo di riforma in corso”. Lo afferma il Ministero dell’Economia e delle Finanze in una nota diffusa dopo il downgrade del rating sul debito sovrano deciso da Fitch.

Il Mef sottolinea ”diversi aspetti positivi che vengono riconosciuti all’attuale situazione italiana” e in particolare: ”Negli ultimi 2 anni l’Italia ha fatto progressi sostanziali in direzione della stabilita’ fiscale.

Nel 2012 il deficit del settore pubblico era pari al 3% del PIL: risultato – secondo le recenti stime della Commissione UE – di 2,3 punti percentuali di consolidamento fiscale in termini strutturali”; ”nonostante la recessione, le misure fiscali adottate saranno sufficienti per ottenere una ulteriore riduzione del deficit nel 2013”; ”la fiducia nella solvibilita’ di lungo termine dello Stato italiano e’ rafforzata dal basso rischio fiscale del settore bancario, dalla situazione di bilancio vicina a quella ritenuta necessaria per stabilizzare il debito pubblico in rapporto al PIL e dalla sostenibilita’ del sistema pensionistico”; ”il Paese ha mostrato flessibilita’ finanziaria e resilienza durante la crisi, riflettendo una forte base di investitori domestici e la durata media di 4,74 anni”; ”infine, il rating e’ ancora sostenuto dal sistema economico relativamente ricco, ad alto valore aggiunto e diversificato, con moderati livelli di indebitamento del settore privato”. ”L’incertezza politica che e’ seguita alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio – prosegue il Ministero dell’Economia – e’ parte integrante di un normale processo democratico.

Confermiamo quindi la fiducia nel fatto che l’Italia trovera’ la soluzione politica e proseguira’ il processo di riforma in corso. Al tempo stesso, il governo attuale rimane ovviamente in carica per il disbrigo degli affari correnti”. ”Nella nota – rileva ancora il Mef – Fitch parla anche di ”calo dell’occupazione non previsto e debolezza persistente degli indicatori di fiducia, che aumentano il rischio di una recessione piu’ lunga e profonda di quanto previsto inizialmente”.

La situazione nell’ultimo trimestre e’ stata peggiore delle previsioni ovunque in Europa e, con specifico riferimento alla disoccupazione, e’ importante sottolineare che, secondo la Commissione europea e altre organizzazioni internazionali, essa e’ aumentata anche e soprattutto a causa del maggior numero di donne e giovani in cerca lavoro. Inoltre molte aziende preferiscono mantenere i loro lavoratori sia pure ad orario ridotto per non dover procedere, quando l’economia riprendera’, all’assunzione e alla formazione di nuovi lavoratori”.

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(ASCA) – Roma, 9 mar – ”Il declassamento non puo’ essere preso come una notizia sorprendente, nel momento in cui le economie europee sono in una fase di debolezza. In Italia e’ la combinazione con l’incertezza politica a dare l’essenza del giudizio di Fitch. Sono convinto che l’Italia sapra’ dare a breve le risposte giuste e un governo al nostro Paese come Fitch e i mercati si aspettano. Ci vuole una capacita’ di guida per portarci fuori dai pericoli economici”. Lo ha dichiarato Vittorio Grilli, ministro dell’Economia, ai microfoni di SkyTg24, riferendosi al declassamento del rating dell’Italia operato dall’agenzia Fitch.

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“Mi aspetto che nei prossimi giorni ci sia chiarezza sulle scelte di governo”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, a margine del workshop Ambrosetti, all’indomani del declassamento di Fitch.

Per Grilli “ci vogliono decisioni e governi in grado di prenderle” e “l’Italia sarà in grado di prendere misure in termini politici in breve tempo”. “Le risposte che i mercati si aspettano sono la prosecuzione e l’accelerazione delle riforme strutturali in Europa e in Italia”, ha aggiunto il ministro spiegando che la decisione di Fitch prende atto del fatto che “una situazione finanziaria complessa richiede certezze decisionali e quindi anche certezze politiche e di governo”. Rispetto al giudizio di Fitch sul voto italiano, definito “inconcludente”, Grilli ha fatto notare che l’esito delle elezioni è solo “di qualche giorno fa”. “Siamo ben all’interno dei tempi normali non solo per l’Italia ma per qualsiasi Paese – ha spiegato Grilli – per prendere decisioni politiche. Quindi sono fiducioso che l’Italia saprà dare le risposte giuste in tempi giusti”.

“L’Italia – ha proseguito – saprà dare nei tempi giusti i chiarimenti politici necessari”. Grilli si dice “fiducioso” nel “buon andamento” delle aste dei titoli di stato previsti per martedì e mercoledì nonostante il downgrade di Fitch. “Il Tesoro cercherà di fare di tutto per mettere in sicurezza il nostro paese”, ha assicurato il ministro dell’economia.

“Fare previsioni è impossibile perché vuol dire essere smentiti con grande probabilità” ha premesso Grilli. “Diciamo – ha però aggiunto – che negli ultimi anni gli impatti del giudizio delle agenzie di rating sui mercati non sono stati molto forti perché più che guardare avanti prendevano atto di situazioni già presenti e consolidate nei mercati”. “Per quanto riguarda le nostre asta – ha concluso – come sempre le prepariamo con grande attenzione quindi sono come sempre fiducioso nel buon andamento”. (ANSA)