ROMA (WSI) – Due giorni fa, il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha posto l’accento sulla necessità di fare qualcosa subito contro la disoccupazione giovanile, perchè un eventuale fallimento dell’Europa nel risolvere l’annoso problema, spaccherebbe il Continente.
“Dobbiamo avere più successo nella lotta contro la disoccupazione giovanile, altrimenti perderemo la battaglia per l’unità dell’Europa”.
Oggi, arrivano dall’Italia numeri da bollettino di guerra per il mercato del lavoro, in deterioramento progressivo. Disoccupazione record ad aprile, anche per i giovani.
Precisamente, nel mese, il tasso di disoccupazione è volato al 12%, massimo storico mai registrato: si tratta del valore più alto dal primo trimestre del 1977, inizio delle serie storiche trimestrali, ossia da 36 anni. Lo ha comunicato l’Istat che ha diffuso i dati provvisori su occupati e disoccupati ad aprile. Il tasso di disoccupazione di aprile è il più alto anche dall’inizio delle serie storiche mensili, ossia da gennaio 2004. Il tasso è aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo (dato rivisto in rialzo all’11,9%) e di 1,5 punti su base annua.
Disoccupazione record anche in tutto il primo trimestre del 2013; in questo caso il tasso è balzato al 12,8%, ai massimi dal primo trimestre del 1977 (inizio delle serie trimestrali), ossia da 36 anni.
Numeri da brivido anche per i giovani, con il tasso di disoccupazione giovanile che nel primo trimestre dell’anno testa il 41,9%: è il massimo dal primo trimestre del 1977, inizio delle serie storiche trimestrali. Nel mese di aprile, il tasso sfonda anche in questo caso la soglia del 40%, e balza al 40,5%, al record in 36 anni, ossia dal primo trimestre del 1977. Secondo le stime dell’Istat è il record anche dall’inizio delle serie storiche mensili, ossia dal gennaio del 2004.
Se poi si va a leggere più attentamente i numeri, si vede come nel primo trimestre del 2013, il tasso di disoccupazione giovanile, tra le donne di età compresa tra 15 e 24 anni, è stato di ben il 52,8%.
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In generale, nel Mezzogiorno, nel primo trimestre del 2013 il tasso di disoccupazione ha toccato la soglia record del 20,1%, valore più alto dal primo trimestre del 1999 (era al 20,5%).
Tirando le somme, nel mese di aprile l’esercito dei disoccupati ha superato quota 3 milioni toccando la soglia dei 3milioni 83 mila unità.
Della “questione sociale che si esprime soprattutto nella dilagante disoccupazione giovanile, bisogna farsi carico ponendola al centro dell’azione pubblica, che deve connotarsi per un impegno sempre più assiduo nella ricerca di soluzioni tempestive ed efficaci alle pressanti istanze dei cittadini”, commenta il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.