ROMA (WSI) – Mantenere alto il livello di vigilanza e di allerta, rafforzando i dispositivi di sicurezza sull’intero territorio nazionale nei confronti di obiettivi sensibili. Lo ha deciso il Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica convocato dal ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri a seguito dell’attentato di Boston.
Il ministro Cancellieri, fa sapere il Viminale, ha poi “constatato con soddisfazione il forte impegno investigativo e di intelligence delle forze di polizia, auspicando che coordinamento e sinergie si sviluppino anche in ambito europeo al fine di rafforzare il grado di prevenzione e contrasto alla lotta al terrorismo”.
Alla riunione hanno partecipato anche il sottosegretario Carlo De Stefano, i vertici nazionali delle forze di polizia e i responsabili delle Agenzie informazioni e sicurezza, interna ed esterna.
La polizia di Boston sta chiedendo in queste ore a tutti coloro che si trovavano tra il pubblico nella linea del traguardo di verificare con attenzione le proprie foto o video catturati attorno ai tragici momenti delle due esplosioni.
Lo rende noto la Cnn, osservando che in questa fase anche un dettaglio banale o l’immagine di un sospetto, potrebbero essere utilissimi alle indagini. In particolare, gli inquirenti stanno lanciando questo appello all’aeroporto, dove tante persone accorse a Boston per la maratona, in queste ore stanno tornando a casa.
“Molte persone, magari inconsapevolmente, potrebbero essere stati testimoni oculari di quello che stava accadendo attorno ai propri amici o parenti ripresi con gli Iphone”, spiega un esperta di antiterrorismo.
“Sono sotto shock, anche se non ho vissuto direttamente le esplosioni”. Lo afferma l’atleta azzurro Hermann Achmueller, che è uno dei tre altoatesini che hanno partecipato alla maratona di Boston. Lui, la sua compagna Tiziana Pignatelli e il gardenese Steven Stuffer avevano concluso la gara da tempo, quando gli ordigni sono esplosi.
“Tiziana ed io eravamo già in albergo, quando è successo”, racconta Achmueller al portale di sport altoatesino sportnews.bz. Achmueller aveva concluso la gara in 2.28 in 58/a posizione. “E’ terribile, ho pianto”, dice. “Non posso capire, chi possa fare questo. Una maratona è una manifestazione pacifica, nessuno pensa ad un attentato. Ognuno é solo felice di avercela fatta. E poi capita una cosa del genere, è davvero incredibile”, aggiunge l’atleta.
TESTIMONE ITALIANO, ORA CLIMA SURREALE – “Quanto è successo è terribile. Ora a Boston c’é una situazione surreale. Stiamo cercando di capire quando potremo rientrare in Italia, perché l’aeroporto é chiuso”: lo ha riferito parlando da Boston Stefano Valsetti, il vicesindaco di Cairo Montenotte (Savona) che ieri ha preso parte alla maratona e che è stato testimone diretto di quanto é successo.
“Sono passato sul traguardo della maratona esattamente 9 minuti prima delle due esplosioni – ha detto Valsetti – ed ero lì in zona quando ho sono avvenute le esplosioni. Prima era solo una festa e di colpo la città è precipitata nel panico. Ora siamo tutti in albergo in attesa di capire come poter tornare a casa”.
Valsetti fa parte di un gruppo di 25 valbormidesi volati a Boston per partecipare alla maratona. Tra loro anche il sindaco di Cairo Montenotte, Fulvio Briano: “Qui gli aeroporti sono bloccati e non so quando potremo tornare – ha detto al telefono -. E’ incredibile quanto successo. Stiamo vivendo davvero un’atmosfera surreale perché si è passati da un evento che per Boston è uno degli eventi più importanti dell’anno ad una tragedia”.
Briano era transitato sul traguardo della maratona molto prima del momento delle due esplosioni. “Io ero partito col primo gruppo di questa maratona con 28 mila partenti. La corsa infatti era scaglionata in tre parti. Dunque io ho chiuso molto prima dell’esplosione. Poi sono stato dirottato verso il ritiro bagagli, per cui non ho avuto la diretta percezione dell’attentato. Ma il mio vice sindaco Valsetti era proprio lì pochi minuti prima, ha percepito in pieno la tragedia”. (ANSA)