Economia

Food, la reputazione della cucina italiana è la migliore al mondo

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Su una delle facciate del Palazzo della Civiltà Italiana, a Roma, è iscritta ancora questa frase: “Popolo di eroi, di santi, di poeti, di artisti, di navigatori”. Oggi, però, nell’era della globalizzazione, l’Italia è soprattutto un Paese di cuochi. E’ quanto emerge da un’analisi della società di consulenza Brand Finance, la stessa che poco tempo fa aveva pubblicato una classifica nella quale Ferrari veniva indicato come “il brand più forte al mondo”. Secondo questa nuova ricerca la reputazione del Bel Paese conquista il gradino più alto del podio nella categoria food. Nonostante il riconoscimento per la cucina italiana, nella classifica generale, l’influenza economica, culturale, mediatica del Paese è abbastanza lontana dalla vetta: con il suo 11esimo posto, l’Italia si trova dietro a tutte le controparti del G7 e anche alle spalle della Russia. Volendo vedere, comunque, il bicchiere mezzo pieno, l’Italia resta nella parte alta della classifica, precedendo di molto anche Paesi ben più forti sotto il profilo economico (India) o militare (India, Corea del Sud, Brasile). I risultati di questa analisi si basano su oltre 50mila interviste condotte sui consumatori di 87 Paesi.

 

Una questione di soft power

Brand Finance riassume sotto il nome (ben noto nella disciplina delle relazioni internazionali) di soft power, tutte le caratteristiche che determinano la forza di un Paese al di là di quella militare – che rimane ancora oggi la misura della potenza di un Paese per eccellenza. Nonostante i dubbi internazionali sull’America di Donald Trump, gli Stati Uniti mantengano saldamente il primo posto come potenza dal soft power più seducente. Brand Finance, inoltre, ha effettuato un confronto diretto anche per singole categorie, assegnando ai vari Paesi più forti in ciascuna di esse altrettante “medaglie”. Ognuna di queste discipline rappresenta un pezzetto di soft power nel mondo.

L’Italia, con cinque medaglie, è decima in questa classifica “per categorie”. L’unico oro, come prevedibile, è quello assegnato alla qualità della cucina italiana. Il popolo italiano, poi, risulta il secondo più “divertente” (dietro agli spagnoli) e il terzo più “amichevole” (dopo spagnoli e canadesi). L’Italia, infine, si guadagna il bronzo come il Paese che produce il maggior numero di brand “che il mondo ama”: il richiamo del Made in Italy è superato solo da Giappone e Usa.

In termini di macrocategorie del soft power (rappresentate in basso), l’Italia risulta, poi, seconda solo alla Francia in termini di Cultura e Patrimonio immateriale. In ambito business primeggia la Svizzera, nella governance la Danimarca; nell’istruzione e la scienza, così come nelle relazioni internazionali svettano gli Stati Uniti