NEW YORK (WSI) – Il responsabile della crisi italiana è l’euro e un’eventuale uscita dalla zona euro riporterebbe il paese fuori dalla paralisi in cui è piombata. E’ quanto si legge nelle colonne del settimanale tedesco Der Spiegel che traccia un possibile scenario in questi termini: l’euro, per i primi momenti, verrebbe affiancato alla “nuova lira” con un rapporto di cambio 1:1.
Successivamente la nuova moneta verrebbe emessa liberamente – operazione che farebbe subito crollare la sua quotazione del 50 per cento. Questo renderebbe l’Italia nuovamente competitiva, creando non pochi problemi al resto dell’eurozona.
Il settimanale rileva inoltre che dall’entrata nell’euro l’Italia non è più cresciuta: la disoccupazione è alta, quella giovanile spaventosa, conclude Der Spiegel – e quindi l’uscita dall’euro è ampiamente giustificata.
“Uno dei motivi per cui oggi esiste l’euro è l’ampio consenso politico – denuncia il settimanale tedesco Der Spiegel – in tutti quei Paesi che più tardi l’avrebbero adottato. E anche l’approvazione dei partiti all’opposizione è stata importante perché, nel corso dei 15 anni, quasi tutti sono saliti al governo: l’Spd in Germania, i Socialisti in Francia e in Spagna.”
“La situazione è diversa invece in Italia – scrive lo Spiegel – dove tutti i partiti all’opposizione sono contrari all’euro. Ma nelle democrazie prima o poi le opposizioni vanno al governo ed ora è quindi importante sapere – precisa il tedesco “Spiegel” – se un simile governo attuerebbe una politica anti-euro”. (MT)