ROMA (WSI) – Gli italiani che si dicono contrari all’immigrazione lo sono principalmente per una ragione. Hanno paura che i nuovi arrivati soffino loro il lavoro. In un paese con una disoccupazione ancora galoppante intorno al 12% si possono capire i timori, che però non sono giustificati dalle statistiche.
Non solo è falso che gli immigrati tolgono ricchezza all’Italia. Ma è vero il contrario: ne aggiungono. Secondo un nuovo studio, gran parte dei nuovi imprenditori, infatti, è di origine straniera.
I cognomi più popolari tra i nuovi businessmen italiani sono Hu, Chen e Singh, nell’ordine. Sono i risultati pubblicati da La Repubblica, che ha effettuato una ricerca sul tema. Rossi è quarto nella graduatoria. Frequenti sono anche Hossain, Zhang e Wang.
A Milano si trovano i risultati che saltano maggiormente all’occhio: il primo cognome italiano in classifica, Colombo, si piazza solamente al ventesimo posto.
I dati sono quelli della Camera di Commercio.
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Inoltre, secondo una ricerca della Fondazione Leone Moressa, realizzata col sostegno di Open society, gli stranieri che vivono e lavorano in Italia producono l’8,8% della ricchezza nazionale, pari a 123 miliardi di euro.
Chiaramente ci sono anche le persone che un lavoro non ce l’hanno e che possono finire per pesare sulle casse statali. Ma il bilancio finale è positivo. Il gettito fiscale in entrata proveniente dai contribuenti stranieri è di 6,7 miliardi di euro. La differenza positiva tra le spese e le entrate è pari a 3,9 miliardi.
(DaC)