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Italia: il “nuovo” centro destra si autocelebra

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BOLOGNA (WSI) – Hanno scelto una piazza rossa per eccellenza, quella di Bologna per autocelebrarsi. Parliamo dei leader della coalizione di centro destra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che si sono riuniti a Piazza Maggiore manifestando il dissenso contro il premier Matteo Renzi ma anche contro l’attuale ministro degli Interni ed ex braccio destro e delfino dello stesso Berlusconi, Angelino Alfano.

E se le parole pronunciate contro il Premier assumono toni più pacati, gli insulti contro Alfano sono particolarmente pesanti.  L’ex Premier d’Italia Silvio Berlusconi rilancia una ritrovata unità che in termini prettamente elettorali, a suo dire, vale il superamento del 40 per cento.

“Con questa ritrovata unità – ha detto Berlusconi – vinceremo le prossime elezioni. Con Matteo, con Giorgia e con Silvio non ce ne sarà più per nessuno (…) Insieme, Fi, Lega e Fdi, potranno superare il 40%. Questa è una giornata fondamentale per il futuro di tutti noi e dell’Italia”.

Fa eco alle parole di Berlusconi, Giorgia Meloni che chiede al governo di dimettersi.

“Renzi non sa neanche leggere la bussola: nella legge di stabilità non c’è nessun taglio agli sprechi, né taglio tasse. Stanno lì a vantarsi di togliere norme ridicole introdotte da loro, mettono Marino a fare il sindaco poi lo sfiduciano e vogliono essere ringraziati: siate coerenti e dimettetevi, adesso andate a casa”.

E contro chi parla di un ritorno al passato, risponde secco il leader del Carroccio, Matteo Salvini.

“Non è un ritorno al passato, al ’94, alle vecchie formule, alle marmellate: qua comincia qualcosa di nuovo che è guidato dalla Lega, ma che è aperto a tutti gli italiani che oggi sono lontani dalla politica. La leadership la scelgono i cittadini, non un palco, un microfono o una piazza. Oggi siamo qui per dire che insieme si vince se qualcuno è in cerca di poltrone questa è la piazza sbagliata”.

Lo stesso Salvini ci va giù pesante inoltre contro Angelino Alfano, indicato come “inutile e cretino”.

“Con noi un personaggio inutile e incapace come Angelino Alfano non ci sarà mai: occupati dei poliziotti, cretino che non sei altro, e lascia perdere la politica che non fa per te”.

Ma la replica del ministro dell’Interno non si fa certo attendere.

Matteo Salvini non è un piccolo uomo o un ominicchio, ma un quaquaraquà incolto e ignorante cui nessun paese al mondo affiderebbe neanche la delega alle zanzare (…) Andare a 80 anni a farsi fischiare da questa gente è una cosa molto triste. Salvini è diventato il suo diretto superiore. Berlusconi ha fatto malissimo ad andare lì. La macchina la guida Salvini”.