ROMA (WSI) – La Bce non è sufficiente a garantire la crescita. E’ quanto si legge nel documento “position paper” sulla politica europea. Mittente, l’Italia. Destinatario: l’Unione europea.
La sentenza è firmata Palazzo Chigi e ministero dell’Economia e il documento prende il nome di “Documento italiano per l’Europa”.
Questa volta la traiettoria del monito non è Bruxelles-Roma, ma l’esatto contrario. Nel documento viene sottolineato chiaramente che la politica monetaria della Banca centrale europea, da sola, “è insufficiente” a garantire la ripresa dell’economia.
“Con tassi di crescita modesti e prolungati e una inflazione eccezionalmente bassa, le misure straordinarie messe in campo dalla Bce si stanno dimostrando insufficienti”.
Si legge anche che l’Unione europea “è una grande opportunità” ma il “progetto europeo sta soffrendo una crisi senza precedenti”, in un momento in cui è necessario “individuare e offrire ai cittadini le soluzioni che si aspettano”. Di conseguenza, “il governo italiano presenta un’agenda politica di ampia portata e proposte concrete per contribuire al dibattito su come un’opportunità può diventare un progetto concreto”.
L’Italia, a tal proposito, preme ancora sugli “spazi” offerti dalla politica di bilancio, e lancia un appello a favore della flessibilità, sottolineando come tali spazi “dovrebbero essere usati pienamente per sostenere la crescita”.
“Allo stesso tempo -si legge- restaurare una dinamica sostenibile per la crescita e la creazione di posti di lavoro è anche la maniera più efficace per mantenere il debito su un andamento sostenibile”.
L’auspicio è per uno schema di assicurazione euroepea sui depositi, che “migliorerebbe significativamente il funzionamento dell’Unione, garantendo più efficienza e stabilità finanziaria”.
Inoltre, il governo Renzi chiede che l’Esm si trasformarmi in un “Fondo monetario europeo”.