ROMA (WSI) – Il debito pubblico continua ad espandersi in Italia e, complice la crescita anemnica, il rapporto con il Pil prosegue la sua salita, allontandandosi sempre di più dai livelli ideali richiesti dalle autorità d’Europa. Unica nota positiva dell’ultimo bollettino della banca d’Italia: non si tratta del livello più alto mai segnato.
Il fardello del passivo statale si è comunque attestato a un impressionante cifra di 2.157,5 miliardi di euro in ottobre, in ampiamento dai 2.134 miliardi di settembre e in netto rialzo dai 2.085,9 miliardi dello stesso periodo di un anno fa.
Dal Supplemento “indicatori monetari e finanziari” della Banca d’Italia emerge un risultato che resta a ogni modo al di sotto del record di 2.168,75 miliardi toccato a giugno 2014. È una ben magra consolazione, considerando anche che le entrate tributarie vacillano.
Il fisco contabilizzato a bilancio è sceso del 2,7% in ottobre, in area 28,5 miliardi. Sono sati persi in totale 800 milioni di euro di gettito rispetto allo stesso mese del 2013.
Nei primi dieci mesi dell’anno, invece, le entrate nelle casse del governo sono rimaste sostanzialmente invariate. Tenendo conto di una “disomogeneità nella contabilizzazione di alcuni incassi”, sottolinea Bankitalia, la dinamica delle entrate tributarie sarebbe stata tuttavia meno favorevole.
(DaC)