Buone notizie per l’economia italiana da Bruxelles.
La nostra economia crescerà bene quest’anno e il
prossimo: il Pil andrà sù del 2,7%, mentre l’inflazione sarà pari al 2,1% per scendere all’1,9% nel 2001.
Anche il deficit di bilancio chiuderà l’anno in corso all’1,5% del Pil per calare allo 0,8% nel 2001.
I dati positivi sono emersi dalle previsioni di primavera della Commissione europea che saranno resi pubblici martedì a Strasburgo ma che sono già stati anticipate oggi dall’Ansa.
L’esecutivo dell’Unione Europea, nel novembre scorso, aveva stimato rispettivamente al 2,2% e al 2,5% l’aumento del Pil italiano nel 2000 e nel 2001.
Le nuove previsioni sono più ottimiste di quelle del governo italiano – che per quest’anno stima la crescita al 2,5% – e sono in linea con quelle del Fondo Monetario (2,7 e 2,8%).
L’economia italiana recupera terreno rispetto agli altri paesi partner, ma resta ancora indietro.
La Commissione prevede infatti per quest’anno una crescita della zona euro e dell’Ue pari al 3,4%, che subirà una lieve flessione nel 2001, collocandosi di poco sopra al 3%.
Per quanto riguarda l’inflazione il governo italiano ha previsto per l’anno in corso un tasso del 2%.
La Commissione europea, nelle sue previsioni di novembre – quando l’impatto dell’aumento dei prezzi
petroliferi non aveva ancora sortito i suoi effetti – aveva stimato l’inflazione italiana sull’1,8% per l’anno in corso e sull’1,6% nel 2001.
Anche per l’insieme dei paesi europei, le nuove cifre dell’esecutivo Unione europea sull’inflazione registrano una revisione al rialzo.
Per quanto riguarda i conti pubblici, Bruxelles è in linea per il 2000 con l’obiettivo di deficit annunciato dall’Italia (1,5% del Pil), mentre per il prossimo anno è più ottimista (0,8% contro l’1,0% indicato dal governo nel piano di stabilità).