ROMA (WSI) – Il Pil italiano dovrebbe crescere dello 0,1% nel primo trimestre, ma l’economia e in particolare le esportazioni rischiano di essere ridimensionate in caso di rafforzamento dell’euro, che per il momento è schiacciato dal piano di Quantitative Easing della Bce.
Sono le ultime rilevazioni dell’Istat. Secondo l’istituto di statistica il Pil dovrebbe tornare a segnare un lieve incremento nel primo trimestre per poi crescere a ritmi più intensi nel trimestre successivo.
Lo ha annunciato ieri il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, durante un’audizione al Senato sul Documento di economia e finanza. Alleva ha sottolineato che questi risultati sono in linea con le previsioni contenute nel Def 2015 che ha alzato a +0,7 da +0,6% le stime di crescita dell’anno in corso, mentre nel 2016 la crescita dovrebbe essere del +1,4%.
I pericoli individuati riguardano l’euro e l’export. Se le condizioni favorevoli viste sinora dovessero venire meno, lo scenario sarebbe peggiore di quello stimato.
Le simulazioni realizzate, infatti, “suggeriscono che i rischi relativi al quadro programmatico contenuto nel Def sono prevalentemente concentrati sul proseguimento delle condizioni favorevoli del commercio internazionale e del tasso di cambio nel 2016”.
Nel medio periodo il rafforzamento della domanda interna dovrebbe invece avvenire in linea con le previsioni contenute nella finanziaria.
(DaC)