Le ultime novità positive giunte dal versante degli accordi commerciali bilaterali tra Usa e Messico, con anche il Canada che sta cercando di affrettarsi a firmare il nuovo Nafta, alimentano l’appetito per il rischio sui mercati finanziari, dando una mano ai listini azionari anche d’Europa e non soltanto degli Stati Uniti.
Ma i guadagni sono limitati dalle preoccupazioni legate alla situazione in Italia, soprattutto a causa delle uscite dei suoi vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che dicono di essere pronti a violare i vincoli di bilancio europei se questo significherà poter permettere di mettere in atto misure per loro cruciali come il reddito minimo e la flat tax.
In particolare i commenti del leader del MoVimento 5 Stelle sullo sforamento del tetto del deficit del 3% “conferma che il governo populista dal punto fiscale è ancor meno responsabile dei suoi predecessori”, commenta Jasper Lawler, head of research di London Capital Group.
Anche se il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha tentato di gettare acqua sul fuoco, il danno in termini di fiducia era ormai stato fatto e il rendimento dei Btp decennali è salito ben oltre il 3%. Il rispetto del rapporto deficit Pil del 3% è stato criticato anche da chi lo ha inventato, “ma è molto diverso dal dire che lo supereremo“, ha osservato Tria in una conferenza stampa presso l’ambasciata italiana nel corso della missione in Cina.
Gli alti livelli del debito e le spese pubbliche allegre dell’Italia sono un fattore di rischio notevole per le Borse europee in questi mesi, secondo l’analista. Lato obbligazionario, sul secondario c’è nervosismo nei confronti della carta italiana. Lo Spread di rendimento tra Btp e Bund decennali ha aperto stabile in area 280 punti base, non lontano dai massimi di tre mesi toccati ieri. La legge di bilancio di fine settembre sarà un banco di prova fondamentale per vedere quali saranno le spese e gli impegni in fatto di debito presi dal governo Conte.
In questo momento il Ftse 100 inglese guadagna lo 0,15% al momento, mentre il Dax tedesco lo 0,16%. Il Cac francese avanza dello 0,17%. Piazza Affari è sottotono (-0,03%). Lawler osserva che anche se le Borse europee non dovrebbero riuscire a realizzare record come accaduto invece per Wall Street, con l’S&P 500 salito sui massimi assoluti, l’ottimismo sul nuovo Nafta firmato da Usa e Messico ha avuto la meglio sui timori legati al debito dell’Italia.
Il Messico ha raggiunto un accordo amichevole con gli Usa, facendo concessioni in particolare all’industria automobilistica, che infatti è uno dei settori più premiati in Borsa. FCA, Volkswagen e Citroen Peugeot sono in rialzo. Detto questo, le tensioni politiche in Italia unite al debito pubblico ‘monstre‘ – che fa paura e non dà segni di allentamento malgrado le promesse del governo a invertirne la rotta – rappresentano un “rischio significativo per l’azionario europeo nella seconda metà del 2018″. E per l’euro, che infatti oggi cala di circa lo 0,2% sul dollaro Usa in area $1,167.