Economia

Italia, recessione s’è aggravata nel 2019: lo dicono dati PMI

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Il leader degli industriali lo aveva preannunciato: con il nuovo anno le cose potrebbero anche peggiorare per l’Italia dopo la recessione di fine 2018. Dopo un bimestre di crescita, a gennaio 2019 l’attività economica del terziario italiano registra un calo.

È l’effetto del trend di crescita dei nuovi ordini e del calo delle commesse estere. Così emerge dall’indice elaborato da Ihs Markit relativo al primo mese dell’anno, che segna una discesa da 50,5 di dicembre a 49,7. Vincenzo Boccia di Confindustria aveva avvertito che a gennaio “sarebbe andata ancora peggio”.

Il dato PMI evidenzia così la persistente debolezza della terza economia della zona euroLa ragione principale di questa discesa, si legge in una nota, è stato il rallentamento generale dei nuovi ordini. Essi indicano un tasso più lento rispetto a dicembre e appena superiore al record negativo da 45 mesi registrato a novembre.

PMI giù: economia in frenata proietta ombre sul 2019

Per il settimo mese consecutivo, la vendita di servizi all’estero è scesa. Nel quarto trimestre del 2018 l’economia italiana è entrata in una recessione tecnica segnando una contrazione di 0,2% dopo -0,1% segnato nel periodo luglio-settembre. Ora il dato PMI di gennaio suggerisce che la fase di contrazione continuerà probabilmente nel breve periodo.

Come ha dichiarato Amritpal Virdee, economista di Ihs Markit, e autore del report relativo all’indagine Pmi de settore terziario in Italia il rallentamento è evidente e le cose non miglioreranno a breve.

“All’inizio del 2019, le aziende terziarie italiane hanno registrato un calo dell’attività economica dovuto a un ritmo più debole di crescita dei nuovi ordini e al crollo della domanda internazionale. Il risultato è che, per la prima volta da settembre 2016, l’occupazione è diminuita e la fiducia si è ridotta al valore minimo in cinque mesi.

I dati PMI mostrano un’economia italiana in fase di progressivo e generale rallentamento. E mentre il governo italiano tenta di stimolare la crescita, “questo scenario proietta un’ombra sul nuovo anno”.