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Baby pensioni, in Italia ce ne sono oltre mezzo milione

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L’Italia è ancora la patria delle baby pensioni Sono oltre mezzo milione le pensioni, per l’esattezza più di 561 mila, che vengono regolarmente pagate ogni mese da oltre 40 anni, facendo lievitare i conti dell’Inps. Un numero che scende a 318mila se si escludono quelle di invalidità.

Secondo i dati aggiornati al 2021, forniti dagli Osservatori dell’Istituto delle pensioni, nel settore privato sono 423.009 le pensioni pagate dal 1980 e 67.245 a decorrere dal 1981.  In questo caso l’età media alla decorrenza del pensionato di 41,84 anni per un importo medio di 587 euro: un dato che risente soprattutto della bassa età media alla decorrenza delle 168.403 pensioni ai superstiti (38,29 anni) e di quella delle 200.972 pensioni di invalidità previdenziale (41,63 anni); mentre per le 53.634 pensioni di vecchiaia l’età media al momento della liquidazione della pensione era di 53,76 anni.

A quei tempi infatti, erano in vigore diverse regole per l’accesso alla pensione con le donne che andavano in pensione di vecchiaia a 55 anni. Guardando invece alle pensioni liquidate nel 2020, nel settore privato l’età media è di 67,02 anni con una decorrenza di 64,17 anni per la vecchiaia (categoria che comprende le uscite per pensione anticipata).

Settore pubblico

Per il settore pubblico, le pensioni decorrenti nel 1980 e negli anni precedenti sono 53.274; 17.508 quelle risalenti al 1981.

In questo caso, l’età media alla decorrenza per le pensioni che risalgono almeno al 1980 è di 41,2 anni con l’età media per le 21.104 pensioni di vecchiaia di 44 anni (e un importo medio mensile di 1.525 euro).

In quegli anni per le donne dipendenti pubbliche con figli era possibile andare in pensione con 14 anni sei mesi e un giorno di contributi (la cosiddetta baby pensione) e ci sono ancora migliaia di pensioni in vigore grazie a quella norma e alle altre che consentivano il collocamento a riposo con 20-25 anni di lavoro.

L’età media alla decorrenza delle pensioni liquidate nel 2020 nel pubblico è invece di 65,8 anni con un’età più bassa per le pensioni di vecchiaia (63,9).

Risalgono infine anche almeno agli al 1980 anche 16.787 pensioni di inabilità (38,2 anni l’età media alla decorrenza) e 15.383 assegni ai superstiti con 40,8 anni alla decorrenza (e un assegno medio mensile di 1.181 euro).