Economia

Italia: Scope conferma rating BBB+/Stabile

Scope Ratings, l’agenzia di rating europea, conferma il rating dell’Italia al livello BBB+/Stabile.
Gli importanti meccanismi di sostegno europei, la resilienza economica, la prudenza fiscale e il profilo del debito favorevole sono alla base del rating” scrive l’agenzia nel suo rapporto sottolineando come “l’elevato debito pubblico, la bassa produttività e la debolezza del quadro demografico rappresentano per l’Italia le sfide da affrontare”.

Scope conferma rating BBB+ dell’Italia: i motivi

Secondo l’agenzia europea alla base della sua decisione di confermare il rating sull’Italia vi sono una serie di fattori. Nel dettaglio si tratta di:

  • quadri di politica monetaria e fiscale europei di sostegno nell’ambito dell’architettura istituzionale dell’Ue e dell’area dell’euro;
  • dimensioni dell’economia italiana (Pil di 2.100 miliardi di euro) e la sua diversificazione che, insieme all’elevato reddito pro capite di circa 35.000 euro, alla solidità del settore estero, al moderato indebitamento del settore privato non finanziario e alle riserve del sistema finanziario,
  • una struttura del debito pubblico favorevole, con un costo medio di finanziamento di circa il 3% e una scadenza media del debito di circa sette anni;
  • la recente stabilità politica del Paese, data l’ampia maggioranza parlamentare e le prossime elezioni generali previste per il 2027.

Le sfide del rating

Tuttavia, sottolinea l’agenzia, per Roma vi sono delle sfide da superare che includono la debolezza delle finanze pubbliche, a causa dell’elevato debito pubblico, pari a circa il 137% del Pil, e dell’elevato fabbisogno finanziario annuale, comprese le bollette, pari a circa il 24% del Pil, che si prevede persisterà nel medio termine.

Inoltre vi sono sfide strutturali, che limitano la crescita a medio termine limitando la produttività e la partecipazione della forza lavoro nonché la debolezza demografica, con l’invecchiamento e il calo della popolazione attiva che continueranno a pesare sulle finanze pubbliche e sulla crescita.

Bankitalia: a maggio debito pubblico sale di 13,3 mld

La decisione dell’agenzia di rating arriva nel giorno della pubblicazione del dato di maggio sul debito delle amministrazioni pubbliche che, secondo Bankitalia, è salito di 13,3 miliardi rispetto al mese precedente, arrivando a 2.918,9 miliardi.
Nell’ultimo rapporto su “Finanza pubblica: fabbisogno e debito” la Banca d’Italia ha spiegato che l’aumento è dovuto al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (11,5 miliardi) e all’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (2,1 miliardi). In senso opposto ha agito la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (0,3 miliardi, a 31,9).