ROMA (WSI) – Nuova contrazione mensile dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione.
I prezzi alla produzione sono calati infatti dell’1,1% su base mensile e del 2,9% rispetto a gennaio del 2014, confermando le tendenze deflative in Europa e in Italia.
I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno, riporta l’Istat, sono invece diminuiti dell’1,6% rispetto a dicembre e del 3,7% su base tendenziale.
L’ampliamento dei cali è dovuto in particolare all’andamento della componente energetica, al netto del quale la variazione congiunturale sarebbe infatti stata nulla e quella tendenziale positiva per lo 0,1%.
Il comparto ha subito un calo del 3,8% rispetto allo scorso anno.
I prezzi dei beni venduti sul mercato estero segnano una diminuzione dello 0,1% sul mese precedente (con un aumento dello 0,1% per l’area euro ed un calo dello 0,2% per l’area non euro); su base tendenziale si registra una diminuzione dello 0,4% (-0,3% per l’area euro e -0,5% per quella non euro).
Il contributo maggiore al calo tendenziale dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dal comparto energetico (-3,8 punti percentuali). Anche sul mercato estero i contributi negativi più rilevanti derivano dell’energia sia per l’area euro che per quella non euro (rispettivamente -0,6 e -1,1 punti percentuali).
Il settore di attività economica per il quale si rileva il calo tendenziale dei prezzi più marcato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni del 19,7% sul mercato interno e del 25,2% su quello estero.
(DaC)