Italia sotto attacco: Monti chiede riunione di emergenza dei partiti con ABC e “un sostegno pieno”
Il premier Mario Monti ha convocato a Palazzo Chigi i leader di Pdl, Pdl e Udc Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini per discutere di crisi economica e misure per lo sviluppo.
MONTI, ITALIA NON HA BISOGNO AIUTO DA FONDO SALVA-STATI – “L’Italia anche in futuro non avrà bisogno di aiuti dal fondo europeo salva-stati”. Così il Presidente del Consiglio Mario Monti in un’intervista alla Radio Tedesca Pubblica A.R.D. “Capisco – ha aggiunto Monti – che l’Italia possa essere stata associata nel passato all’idea di un paese indisciplinato”, però “in questo momento” il nostro paese “é più disciplinato di tanti altri paesi europei”. Il premier infatti sottolinea come il suo governo abbia assunto le misure giuste per far diventare l’Italia un paese solido. “Il nostro paese paga con il suo contributo finanziario pro quota per sostenere Grecia, Portogallo, Irlanda ed adesso la Spagna. E poi paga anche con tassi di interesse elevatissimi a causa delle tensioni nei mercati”, sottolinea Monti. Mentre “la Germania paga pro quota per l’assistenza finanziaria, ma ha tassi di interesse bassissimi sul suo debito pubblico”. “Sarebbe importante per tutti – rimarca il premier – di non farsi guidare dai cliché o dai pregiudizi. E inoltre bisogna anche valutare i “benefici che la Germania trae dall’ Unione Europea”. Quanto agli eurobond, per Monti potrebbero essere “parte di una soluzione più complessiva”, che tenga conto, come chiede la Germania, della disciplina fiscale e della politica monetaria non inflazionistica.
Un mandato forte dalle forze politiche per presentarsi in Europa e chiedere misure per la crescita. Sarebbe questa l’ipotesi alla quale lavorano i leader dei partiti, Alfano, Bersani e Casini, convocati martedì sera a Palazzo Chigi in virtù dell’aggravarsi della situazione economica dell’eurozona. Il vertice si è concluso dopo circa un’ora e mezza, un formato, quello dell’incontro a quattro, che era finito nel cassetto dal 17 aprile scorso, quando in un vertice di 6 ore era stato raggiunto un accordo su riforma del mercato del lavoro, crescita, giustizia. Questa volta A quanto si apprende, si studierebbe una mozione da presentare in Parlamento, forse già mercoledì, quando è in programma l’informativa del premier a Montecitorio sul vertice informale Ue del 23 maggio e alla vigilia dell’incontro con il neo presidente francese Francois Hollande. Un modo per sottolineare un rinnovato «patto» di maggioranza e andare avanti nell’azione di governo. Il presidente del Consiglio nel pomeriggio di martedì avrebbe sentito telefonicamente anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, di rientro dalla visita di Stato in Polonia.
(Adnkronos) – Il premier Mario Monti ha convocato a sopresa stasera a palazzo Chigi il segretario del Pdl, Angelino Alfano, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e il leader Udc, Pier Ferdinando Casini. A loro il premier avrebbe chiesto un mandato forte per presentarsi in Europa e chiedere misure per la crescita. Sarebbe questa infatti l’ipotesi alla quale lavorano i leader dei partiti, convocati questa sera a Palazzo Chigi.
A quanto si apprende, si studierebbe una mozione da presentare in Parlamento, forse gia’ domani, quando e’ in programma l’informativa del premier a Montecitorio sul vertice informale Ue del 23 maggio e alla vigilia dell’incontro con il neo presidente francese Francois Hollande. Un modo per sottolineare un rinnovato ‘patto’ di maggioranza e andare avanti nell’azione di governo. Il presidente del Consiglio nel pomeriggio avrebbe sentito telefonicamente anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, di rientro dalla visita di Stato in Polonia. Una convocazione “a sorpresa”, quasi “emergenziale”. Cosi’ viene definita da ambienti parlamentari la convocazione del premier Mario Monti del vertice Abc a palazzo Chigi di stasera.
La riunione non era in agenda e la chiamata alle segreterie di Pdl, Pd e Udc è arrivata nel pomeriggio di oggi. Secondo fonti parlamentari, tuttavia, non si esclude che nel vertice si possano toccare altri punti. Nodi politici. Come quello della Rai, dopo il ‘blitz’ sulle nomine che non e’ piaciuto molto al Pdl.
MONTI ALZA LA VOCE,”INAPPROPRIATE”ILLAZIONI SU ITALIA
di Milena Di Mauro – ANSA
Dallo stupore alla indignazione. Mario Monti alza la voce e bacchetta le Cassandre che continuano a parlare di rischio Italia. Dalla stampa internazionale (che per il secondo giorno consecutivo indica il Belpaese come il prossimo in lista per la richiesta di aiuti), al ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter (che dà per scontato il nostro imminente bisogno di sostegno), ad una ad una il premier rintuzza illazioni e critiche, con la coscienza del lavoro fatto e di una situazione ben diversa che a Madrid. Quindi, intervistato dalla radio tedesca Ard, chiarisce: il nostro paese “anche in futuro non avrà bisogno di aiuti dal fondo salva-stati”.
Ed in serata, conscio della delicatezza del momento, riesuma un cliché che sembrava ormai archiviato e convoca a Palazzo Chigi Alfano, Bersani e Casini per parlare di sviluppo e crisi. “Considero del tutto inappropriato che un ministro di uno stato membro della Ue commenti la situazione di un altro stato membro”, risponde duro Monti a chi gli chiede di commentare le parole della Fekter (non nuova, rilevano fonti europee, a gaffe istituzionali come quella che costrinse Jean Claude Junker ad annullare una conferenza stampa finale avendo il ministro già anticipato tutte le notizie alla stampa austriaca).
E mentre l’agenzia di rating Fitch definisce improbabile che Roma abbia bisogno di un salvataggio e fonti dell’Eurogruppo definiscono “totalmente falsa” l’ipotesi, rinnovando “fiducia e sostegno” a Mr. Monti, il premier italiano sposta i riflettori sul prossimo consiglio europeo, pungolando l’Europa perché faccia ciò che deve: assumere “decisioni operative e importanti per garantire crescita e stabilità finanziaria dell’eurozona con tutti gli strumenti”. “L’Ue sta dimostrando, non sempre con la velocità che ci saremmo aspettati – è la critica elegante di Monti – buone capacità di attrezzarsi per gestire la crisi, ma occorre che rafforzi la sua governance e l’impegno politico per la crescita non a scapito della disciplina di bilancio pubblico”.
Ancora più esplicito il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, che rimarca come la reazione di fronte alla crisi sia stata forte da parte di tutti “ma quello che è stato un po’ peggio del prevedibile e forse un po’ da indignarsi è il comportamento dell’Europa che ha dimostrato di non sapere prendersi in mano e ha agito aspettando l’ultimo momento prima del dramma”. Ma intanto Monti gonfia il petto d’orgoglio per il lavoro fatto dal suo governo e si prepara ad un tour internazionale tutto incentrato sulla difesa del binomio rigore-crescita.
Già domani, il premier sarà Berlino per ricevere il prestigioso premio dell’European School of Management and Technology per la sua azione politica “fonte di ispirazione”. Poi arriverà a Roma, il 14, il presidente francese Francois Hollande. Il 18 il premier volerà al G20 in Messico, il 22 la Capitale ospiterà la quadrilaterale con i premier di Italia, Germania, Francia e Spagna e infine l’appuntamento clou del Consiglio europeo del 28 giugno. In ogni sede Monti giocherà tutte le sue carte e si batterà per sconfiggere i pregiudizi verso il nostro Paese, nell’intima convinzione di aver compiuto i passi giusti perché l’Italia, anche in futuro, non debba ricorrere agli aiuti del fondo europeo salva-stati.