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Italia: sottomarini spia contro l’ISIS. Scoppia polemica sul burkini

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ROMA (WSI) –  Il pericolo terrorismo in Italia arriva dalla Libia dove gli estremisti si nascondono tra i migranti disperati che affollano i barconi nella speranza di arrivare sani e salvi sulle coste italiane. Accanto ai finti immigranti l’atro rischio riguarda possibili attacchi a navi mercantili o trasporto di armi fuori dalla Libia.

Queste le minacce che dovrà combattere la nuova unità speciale cha ha messo in campo l’Italia e che è costituita dalla Marina Militare. Gli incursori della Marina stanno addestrando nuove truppe d’assalto anfibio pensate in chiave antiterrorismo che interverranno di giorno e di notte, in mezzo al mare  guidati dai sottomarini classe U-212. E’ proprio da sotto il mare che le nuove unità dovranno individuare gli scafisti o eventuali terroristi armati presenti sulle imbarcazioni dei profughi.

Intanto qualcosa sembra scricchiolare nel cuore multiculturale dell’Europa, la Francia. Dopo i numerosi attentati che hanno insanguinato le strade, i locali e i lungomari d’Oltralpe, il premier Manuel Valls dichiara incompatibile con i valori della Repubblica francese il burkini. Cos’è il burkini? Il “costume” da bagno islamico che copre interamente il corpo della donna come il classico burka ma in versione balneare.

“Il burkini è incompatibile con i valori della Francia e della Repubblica, non è un costume da bagno ma l’espressione di un’ideologia basata sull’asservimento della donna”.

Queste le parole del premier francese che ha così manifestato tutto il suo sostegno alle recenti decisioni prese da numerosi sindaci francesi che dalla Corsica al Pas-de-Calais hanno vietato il  “burqa-bikini”, in alcuni casi a titolo preventivo per ragioni di sicurezza, comminando multe salate a chi non rispetta il divieto.

Una scelta che non trova il plauso del nostro ministro dell’Interno, Angelino Alfano per il quale vietare il burqa come misura per la sicurezza non è la risposta giusta.

“In Francia, dopo Cannes, anche Sisco (Corsica) ha vietato il ‘burkini’ sulle spiagge in seguito a una rissa tra francesi e nordafricani che non gradivano di essere fotografati… Non mi sembra, ahimè, che il abbia funzionato per il meglio (ndr: occorre)  scegliere il livello di durezza nelle risposte che però non diventi mai provocazione potenzialmente capace di attirare attentati“.