ROMA (WSI) – Si è parlato molto del gesto di presunta solidarietà compiuto a Torino dai poliziotti anti sommossa nei confronti dei manifestanti del movimento 9 dicembre che erano scesi in strada per protestare contro quelle stesse istituzioni che le forze di sicurezza rappresentano: il governo, le questure, e le amministrazioni comunali.
Dopo che un poliziotto ha raccontato che lui e alcuni colleghi sono costretti a comprarsi la divisa, molti avranno capito che anche le forze dell’ordine versino in condizioni economiche difficili. Può essere: la crisi economica prima e le misure di austerity imposte negli ultimi anni hanno sicuramente fatto sentire il loro peso anche sulle casse della Polizia di Stato.
Ma le ultime cifre delle Nazioni Unite ci raccontano un’altra storia. L’Italia ha ben 475 poliziotti per ogni 100 mila abitanti. Solo Russia e Turchia superano questa proporzione.
Le cose sono due: o l’Italia è un paese più sicuro di tanti altri o forse in tempi di crisi e sacrifici andrebbero tagliate e non aumentate le spese impiegate nella sicurezza.
La teoria convenzionale vorrebbe che in un mondo perfetto, un Paese con più poliziotti è anche un modo sicuro. Ma da un altro punto di vista vorrebbe anche voler dire che c’è un motivo se i poliziotti pro capite sono così numerosi. Ad esempio potrebbe voler significare maggiore corruzione.
Chi abita nei Paesi situati nella parte sinistra del grafico dovrebbe fare attenzione se vuole scongiurare casi di violenza ingiustificata e se vuole evitare di dover trovarsi a pagare tangenti alla polizia.