Società

Italia: ultima nella classifica dell’Economist

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Londra – Italia addio. Sembra tracciata la strada per Roma, stando almeno al risultato del sondaggio mensile dell’The Economist. Ogni trenta giorni la rivista consulta un gruppo di economisti per fare il punto sulle previsioni di crescita di Pil per 14 economie sparse sul mappamondo finanziario. Ebbene, il risultato dell’ultima inchiesta non lascia spazio a interpretazioni alternative.

Il declino dell’Italia è lampante: il nostro Paese si colloca, infatti, all’ultimo posto di questa singolare classifica. Su questa debacle avranno di certo concorso i problemi dell’Eurozona, il rallentamento della crescita nei mercati emergenti e la debole ripresa americana, ma in fondo ricordare la cronaca quotidiana è solo una amara soddisfazione. Quello che sta avvenendo sullo sponde del Mediterraneo è inequivocabile.

Solo tre Paesi – Australia, Stati Uniti e Giappone – hanno migliorato le prospettive di crescita in questo 2012, la maggior parte le hanno ridotte di pochi punti percentuali, mentre per l’Italia è un tracollo senza fine.

Per il 2013 gli economisti contattati dall’Economist prevedono un anno migliore. Ma lo scenario è in movimento, aggiungono in conclusione sibillini. Come dire: tutto può cambiare. Roma sarà in grado di accettare la sfida? E’ una domanda scomoda, che oggi non trova risposta.

Per contattare l’autore Twitter @MicaelaOsella; micaela@wallstreetitalia.com