Roma – Il piano di consolidamento dei conti pubblici italiani e’ credibile fino al 2012, ma richiede ulteriori misure per prevenire possibili sforamenti e fare fronte alle debolezze strutturali dell’economia italiana.
Queste alcune delle raccomandazioni contenute in un documento approvato oggi a Strasburgo dalla Commissione europea.
Politiche piu’ ambiziose sul consoldiamento fiscale e piu’ sforzi per incentivare l’occupazione con particolare riguardo a quella giovanile. Sono i temi piu’ ricorrenti nelle raccomandazioni per il 2011 che la Commissione Europea ha presentato per ciascuno stato membro.
Si tratta di 27 ricette specifiche per stimolare crescita e rigore dei conti pubblici che dovrebebro contribuire, secondo Bruxelles, ”a focalizzarsi sulle politiche strategiche nei prossimi 12-18 mesi e stimolare l’economia dell’Ue nel suo complesso”.
”L’economia dell’Unione e’ ad un punto cruciale – ha detto il presidente Jose’ Manuel Barroso – la ripresa sta prendendo terreno ma e’ molto diversificata nel continente e restano molte incertezze. Gli stati membri hanno accettato una serie importante di impegni per i prossimi 12-18 mesi. E ora devono essere in grado di implementarli in modo specifico a livello nazionale”.
”Sappiamo che raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati impica a volte adottare scelte difficili – ha aggiunto – ma questi sforzi, se fatti seriamente e da tutti, consentiranno all’Europa di lasciarsi questa crisi alle spalle e di salvaguardare la sua prosperita”’.
Secondo la Commissione complessivamente gli stati membri hanno mostrato nei loro programmi di condividere le priorita’ dell’Unione e le ipotesi macroeconomiche presentate ”sono largamente realistiche”.
Ma, rileva Bruxelles, questi programmi ”spesso mancano di ambizione e di dettagli”. Infatti, prosegue la Commissione, ”molti stati membri devono essere piu’ ambizioni sul consolidamento fiscale mantenendo comunque misure a sostegno della crescita”.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, ”servono sforzi maggiori per aumentare la quota di occupati e di partecipazione al lavoro, per combattere la disoccupazione strutturale e quella giovanile, per ridurre l’abbandono scolastico e per legare i salari alla produttivita”’.
Le raccomandazioni verranno discusse ed adottare dal Consiglio europeo del 23-24 giugno, dopo l’esame dell’Ecofin e dell’Epsco. Spettera’ poi alla Commissione vigilare sulla loro implementazione.
La Commissione europea ha inoltre richiesto ai paesi con un alto debito pubblico di effettuare riforme che adattino le retribuzioni alla produttivita’. Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, durante la conferenza di presentazione delle raccomandazioni economiche europee nel quadro del semestre europeo.
“Paesi con seri problemi legati al debito e che hanno visto le loro economie perdere competitivita’ dovrebbero continuare con il consolidamento dei conti e allo stesso tempo introdurre misure che rafforzino la competitivita’, per esempio adattando le retribuzioni alla produttivita’” ha detto Rehn durante la conferenza stampa in corso nel Parlamento europeo.
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La Commissione europea considera “credibile fino al 2012” il piano di consolidamento dei conti pubblici predisposto dall’Italia per il periodo 2011-2014. E invita il governo a varare, come promesso, ulteriori misure entro il prossimo ottobre affinché “il livello molto alto del debito imbocchi un percorso stabile di riduzione”. Queste alcune delle principali raccomandazioni rivolte all’Italia dalla Commissione europea e contenute nel documento approvato oggi a Strasburgo dall’esecutivo comunitario.
La Commissione europea ritiene “necessario” che l’Italia adotti al più presto nuove misure per affrontare le “debolezze strutturali” della sua economia, debolezze che la crisi ha esasperato. Per Bruxelles, l’Italia potrà stimolare la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro, nonché rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno solo “compiendo ulteriori passi in avanti nel periodo 2011-2012”, cioé adottato nuovi provvedimenti ‘ad hoc’. In particolare, la ‘ricetta’ della Commissione sollecita interventi per migliorare il funzionamento del mercato del lavoro, introdurre una maggiore concorrenza nel mercato dei servizi, rafforzare le politiche di sostegno all’innovazione e alla ricerca e rendere più veloce ed efficace l’utilizzo dei fondi strutturali europei.
La Commissione europea raccomanda all’Italia di “essere pronta” a prevenire ogni possibile sforamento dei conti rispetto a quanto programmato per il 2011 e 2012 e di destinare all’accelerazione della riduzione del deficit e del debito “ogni” positivo imprevisto dovesse verificarsi sul fronte della politica di bilancio. Bruxelles invita inoltre l’Italia a introdurre “tetti vincolanti” alla spesa pubblica e migliorare il monitoraggio della pubblica amministrazione.