Italiani popolo di risparmiatori, ma non di ottimisti: il 40% vede nero sulle pensioni
Italiani popolo di risparmiatori, ma non di ottimisti. L’84% degli italiani risparmia parte dello stipendio ogni mese, a fronte di una media europea del 75%. Il 40% però è pessimista sulla possibilità di avere una pensione dignitosa.
Sono alcuni dati emersi dalla settimana edizione dell’European Payment Consumer Report (Ecpr) di Intrum basato sulle risposte di oltre 24.000 consumatori di 24 Paesi europei (oltre 1.000 in Italia) intervistati per ottenere informazioni sulla vita quotidiana; sulle loro spese e sulla loro capacità di gestire mensilmente le finanze familiari.
I motivi per risparmiare sono soprattutto le spese inattese (71%), al secondo posto i consumi 47%. Fanalini di coda sono l’acquisto della casa e l’educazione, entrambe col 17%.
Dall’indagine, che punta a ottenere informazioni sulla vita quotidiana, emerge che sulle priorità dei costi le bollette di luce e gas sono la priorità degli italiani (83%), seguite dalle spese sanitarie (60%). Il 69% afferma di avere pagato tutte le bollette in tempo negli ultimi 12 mesi (77% media europea).
Chi non paga le bollette in tempo è perché non ha la disponibilità economica immediata, in linea con il trend europeo.
Educazione finanziaria, primi maestri sono i genitori
Quando si passa ad analizzare l’educazione finanziaria, i genitori sono i primi maestri (53%), seguono la scuola (39%), Internet (34%) e la banca (30%). I social media con il 6% delle risposte evidenziano dal lato dell’educazione finanziaria un gap importante che le nuove tecnologie devono essere in grado di saper colmare.
Rispetto all’edizione dello scorso anno, emerge che la scuola è considerata dal 75% del campione come fondamentale nell’educazione finanziaria degli alunni, un dato cresciuto rispetto al 2018 di 6 punti percentuali.
Tecnologia, fattore chiave per il risparmio
Nel tentativo di mettere da parte ogni mese una percentuale dello stipendio, un ruolo sempre più importante è ricoperto dalla tecnologia. Il 56% del campione pensa che la tecnologia aiuti a gestire meglio i risparmi, solo il 9% non è d’accordo con questa affermazione. Le app svolgono un ruolo importante nella gestione del risparmio, ma solo il 24% le utilizza per evitare un consumo eccessivo, invece il 43% non utilizza questo metodo.
In linea con il resto d’Europa, il 26% mette da parte meno del 5% dello stipendio mensile, mentre il 27% mette da parte fra il 5% e il 10%. Per il 16% del campione invece non c’è invece spazio per mettere da parte soldi mensilmente (25% media europea).
Negli ultimi 6 mesi, il 51% (20% nel 2018) ha chiesto almeno una volta un prestito o ha aumentato il limite della propria carta di credito per far acquisti per i propri figli.
Metodi di pagamento
Le abitudini di pagamento cambiano nel tempo, anche se i contanti restano lo strumento favorito dal 68% degli italiani. Meno della metà (48%) paga con la carta di credito mentre il 52% preferisce il bancomat.