ROMA (WSI) – Il debito pubblico italiano tocca un nuovo record. Secondo quanto riporta Bankitalia il debito delle amministrazioni pubbliche ad aprile è salito a 2.194 miliardi di euro, 10 miliardi in più rispetto al mese precedente.
In dodici mesi il debito pubblico è salito di 48 miliardi di euro.
Il rialzo del debito è stato maggiore del fabbisogno del mese (6,4 miliardi) per l’aumento di 4,2 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (che a fine aprile si attestavano a 83,1 miliardi) mentre in senso opposto ha operato l’effetto complessivo dell’emissione di titoli sopra la pari, dell’apprezzamento dell’euro e degli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione (0,6 miliardi).
Riguardo ai singoli settori, Bankitalia mette in evidenza come il debito delle Amministrazioni centrali sua aumentato di 9,9 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,1 miliardi.
Il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.
Sempre nel mese di aprile le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 29,5 miliardi, in crescita del 2,9 per cento (0,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2014.
Bankitalia sottolinea che nel primo quadrimestre del 2015 le entrate tributarie sono state complessivamente pari a 115,2 miliardi, lievemente superiori rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell’anno precedente (114,4 miliardi).
“Per definizione il debito aumenta, bisogna vedere se quell’aumento assoluto è maggiore o minore del Pil nominale: non è una notizia”. Così ha commentato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: “Ogni volta che i media mi tirano fuori questo numero vado in escandescenza”.