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Italicum e Porcellum: le differenze

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Oggi in Italia, dopo gli interventi della Corte Costituzionale, sono in vigore due leggi elettorali: l’Italicum e il Porcellum, l’una valevole per la Camera dei deputati, l’altra per il Senato. Entrambe le leggi hanno subito delle modifiche in seguito all’intervento della Consulta tanto che oggi il Porcellum è stato modificato in Consultellum. Ma quali sono le differenze tra Italicum e Porcellum?

Porcellum: come funziona

La Legge elettorale chiamata Porcellum – il termine venne coniato dal politologo Giovanni Sartori che utilizzò la definizione che ne fece l’allora ministro per le riforme promotore Roberto Calderoli “Una porcata” dopo le modifiche – è stata approvata nel 2005 (legge 270 del 21 dicembre 2005). Vediamo come funziona.

Per la Camera dei deputati il territorio nazionale è stato diviso in 27 circoscrizioni in cui possono candidarsi singole liste o coalizioni e ogni lista presenta un numero di candidati bloccato. L’elettore non può più indicare una preferenza ma in base al numero di seggi assegnato alla lista, i candidati sono eletti a seconda dell’ordine in cui appaiono sulla lista.  I seggi vengono assegnati a liste e coalizioni su base nazionale. Per le coalizioni è necessario aver ottenuto in tutto il Paese almeno il 10% dei voti, e all’interno della coalizione almeno una lista deve aver superato il 2% . Invece le liste non appartenenti a coalizioni devono superare almeno il 4% dei voti su base nazionale. Il Porcellum è un sistema proporzionale nel senso che ad ogni lista si attribuiscono tanti seggi quanti sono i voti che ha ottenuto e se nessuna supera il 55% dei seggi, quella che ha ricevuto più voti ottiene un premio di maggioranza che la porta al 55%, cioè 340 seggi

Al Senato le circoscrizioni corrispondono alle regioni e anche in tal caso il sistema è proporzionale con premio e sbarramento, ma i seggi vengono attribuiti sui base regionale. Regionale è anche il premio di maggioranza: se in ogni Regione, se nessuna coalizione o lista indipendente raggiunge il 55% dei seggi, viene attribuito il premio a chi ottiene più voti degli altri, raggiungendo quindi il 55%.

Porcellum dopo la Consulta diventa Consultellum

Con le elezioni politiche del 2013 vengono alla luce gli effetti disastrosi del Porcellum visto che si ottennero due maggiorazione diverse per Camera e Senato, rendendo così obbligatorio il ricorso alle cosiddette larghe intese. Sul Porcellum la Corte Costituzionale ha messo mano dichiarandola incostituzionale in alcune sue parti, in particolare il premio di maggioranza assegnato senza soglia e  le liste bloccate.

Dai rilievi della Consulta deriva il Consultellum, il sistema elettorale per il Senato modellato dai giudici costituzionale con la sentenza n.1 del 2014. Esso oggi prevede al Senato  un sistema proporzionale puro, senza premio di maggioranza e senza capilista bloccati. Per accedere alla ripartizione dei seggi, la soglia, su base regionale, è dell’8% per le liste non coalizzate e del 3% per le liste coalizzate. È prevista la preferenza unica.

Italicum come funziona

Per quanto invece riguarda l’Italicum che è uscito dalla sentenza del 25 gennaio 2017 della Corte Costituzionale, alla Camera si prevede un sistema anch’esso come il Consultellum ex Porcellum proporzionale ma con un premio di maggioranza al 40%. Se non si raggiunge tale soglia si ripartiscono i seggi tra i partiti che hanno superato il 3%. I seggi vengono attribuiti su 100 collegi plurinominali e restano i capilista bloccati che sono scelti dalle segreterie di partito. Ogni lista si compone così da un candidato capolista  e un elenco di candidati e l’elettore può esprimere fino a  due preferenze per candidati di sesso diverso tra chi non è capilista. Solo i capilista possono essere candidati in più collegi, al massimo 10, ma una volta eletto in più collegi il capolista non può scegliere a sua discrezione il proprio collegio ma andrà fatto un sorteggio.

Ecco schematizzate le differenze tra Italicum e Porcellum:

  • Italicum: sistema proporzionale con un premio di maggioranza al 40% per la lista più votata su base nazionale, capilista bloccati, possibilità di esprimere solo due preferenze, soglia di sbarramento al 3% su base nazionale e 100 collegi elettorali oltre a quello estero
  • Porcellum (poi Consultellum): sistema proporzionale con nessun premio di maggioranza, senza liste bloccate, con la possibilità di scegliere solo una preferenza, soglia di sbarramento all’8% su base regionale per la lista e al 20% per le coazioni, 10 collegi elettorali (uno per ogni regione) oltre al collegio estero.