ROMA (WSI) – L’imposta sui consumi di pellet salirà dal 10% al 22% per effetto della legge di Stabilità. L’Italia è il più importante mercato a livello europeo del combustibile in legno e saranno interessate più di due milioni di famiglie.
L’Iva verrà applicata alle cessioni di pellet di legno e portera 96 milioni di gettito addizionale nelle casse statali.
A prevederlo è un emendamento alla legge di Stabilità presentato dal governo in commissione Bilancio del Senato.
“L’Italia – si legge nella relazione tecnica – è il più importante mercato del pellet a livello europeo e il consumo complessivo nell’anno 2013 ammonta a 3,3 tonnellate”.
Secondo l’esecutivo, è atteso dalla misura un maggior gettito Iva di circa 96 milioni di euro l’anno.
Protesta la Lega Nord. “Incredibile la fantasia tassatoria del governo. Un emendamento alla legge di stabilità prevede l’aumento dal 10 al 22% dell’Iva sul pellet necessario per il riscaldamento”.
“Lo sapevate? – si chede il segretario del partito Matteo Salvini – Qualche tivù o giornale ne ha parlato? La Lega si opporrà in ogni maniera, riscaldarsi non è un lusso”.
Secondo la Lega 2 milioni e oltre di famiglie “hanno investito su una scelta economica ed ecologica rispetto ai tradizionali metodi di riscaldamento”, di conseguenza la misura penalizza chi ha puntato sulle energie rinnovabili in casa.
La biomassa è in pieno boom, con le società italiane produttrici di caldaie e stufe che crescono con tassi a doppia cifra.
(DaC)