Economia

Ivass: record danni da clima, nel 2023 toccati 16 mld di euro

Alluvioni, grandine, pesanti piogge, frane e smottamenti: il 2023 sarà ricordato come un anno record per i danni causati da eventi catastrofali legati al clima. Secondo uno studio di Ivass, infatti, il costo derivante dai fenomeni naturali estremi ha raggiunto la cifra record di 16 miliardi di euro (+22% rispetto al 2022) con le regioni del Nord che sono state le più colpite con 210 eventi, seguite dal centro Italia (98) e dal Sud (70 eventi).

Danni da clima: lo studio Ivass

La raccolta assicurativa a copertura di rischi da catastrofi naturali – da eventi climatici acuti e da terremoti – risulta in progressiva crescita in termini assoluti (da circa 1,8 milioni di euro nel 2018 a 2,5 milioni di euro nel 2022). Nello stesso periodo anche gli oneri per sinistri23 sono cresciuti (+23% in media) con un forte aumento dell’incidenza dei danni derivanti dalla grandine.

Con specifico riferimento ai rischi climatici, l’Ivass precisa che i premi sono pari al 5,7% dei premi lordi complessivi di mercato, aumentati del 16% rispetto al 2021 (in valore assoluto, 2,1 miliardi di euro, +284 milioni di euro). Il peso degli oneri complessivi per i sinistri (pagati e riservati) e delle spese di gestione è risultato nel 2022 pari al 127% della relativa raccolta premi (in flessione di circa 4 punti rispetto al precedente esercizio.

Rischi terremoto: premi raccolti a +22%

Per i rischi terremoto i premi raccolti sono pari a 336 milioni di euro (276 milioni di euro nel 2021) con un incremento del 22% rispetto al 2021. I premi per rischi climatici sono attribuibili invece alle coperture dei rischi grandine (65%), tempeste (22%) e inondazione (12%); quest’ultima tipologia di copertura è quella che ha mostrato il maggiore incremento dei premi raccolti rispetto alla fine del 2021 (24%).

Il volume dei premi relativi alle coperture dei rischi da inondazione, tempeste e grandine rappresenta il 98,2% dei premi complessivi relativi a tutti i rischi climatici. Il 72% del valore dei sinistri da eventi climatici è concentrato nel rischio grandine con una incidenza degli oneri per sinistri e delle spese di gestione superiore al volume dei premi di competenza (il combined ratio è del 141%) e un loss ratio pari al 111%.

Danni da clima: i conti di Swiss Re

E’ un report di Swiss Re Institute ad aver quantificato che le perdite assicurate dai danni climatici potrebbero raddoppiare nei prossimi dieci anni con l’aumento delle temperature e la maggiore frequenza e intensità degli eventi meteorologici estremi.

La catastrofe naturale più distruttiva del 2023 è stato il terremoto in Turchia e Siria, con perdite assicurate stimate in 6,2 miliardi di dollari.

Negli ultimi 30 anni, i danni assicurati a livello mondiale per catastrofi naturali hanno superato la crescita economica globale. In particolare, al 1994 al 2023, i danni assicurati da catastrofi naturali, corretti per l’inflazione, sono stati in media del 5,9% all’anno, mentre il PIL mondiale è cresciuto del 2,7%.

“Anche senza una tempesta storica come l’uragano Ian, che ha colpito la Florida l’anno precedente, le perdite globali da catastrofi naturali nel 2023 sono state gravi. Ciò riconferma la tendenza trentennale delle perdite che è stata guidata dall’accumulo di attività in regioni vulnerabili alle catastrofi naturali. In futuro, tuttavia, dobbiamo considerare qualcosa di più: l’intensificazione dei rischi legati al clima. Tempeste più violente e alluvioni più grandi, alimentate dal riscaldamento del pianeta, contribuiranno in misura maggiore alle perdite. Questo dimostra quanto sia urgente intervenire, soprattutto se si tiene conto dell’inflazione strutturalmente più alta che ha fatto lievitare i costi post-catastrofe”, ha commentato Jérôme Jean Haegeli, Group Chief Economist di Swiss Re.

E guardando all’Italia, secondo il report, salgono a 6,2 miliardi di dollari i danni assicurati causati dalle catastrofi naturali nel 2023. In particolare costose sono state le grandinate estive nel Nord Italia che hanno interessato aree densamente popolate facendo lievitare i danni e i risarcimenti assicurativi.  Confrontando i dati con quelli del 2022, si rileva che un anno prima i danni da catastrofi nella Penisola erano stati di 3 miliardi di dollari, di cui 200 milioni assicurati.