Gli investitori non dovrebbero farsi sfuggire l’opportunità di investire nelle strategie associate al cambiamento climatico. Esse hanno infatti il potenziale di fruttare lauti guadagni per i fondi hedge e gli asset manager più attenti.
Lo sostiene un paper che porta la firma, tra gli altri, del navigato gestore e confondatore di GMO Jeremy Grantham. La crisi ambientale è diventata un rischio molto grosso per l’economia. Gli uragani, i periodi di siccità e gli incendi dolosi possono e stanno già creando danni gravi in molti paesi.
Grantham e il portfolio manager di GMO Lucas White scrivono nello studio pubblicato a fine aprile che investire nelle società attive nell’energia verde consente di ridurre i rischi legati al cambiamento climatico.
La domanda per i loro servizi e prodotti è destinata a crescere, stimano i gestori. Il potenziale di crescita dei titoli del settore in Borsa, insieme a strategia di protezione dall’inflazione e di diversificazione vengono definite “intriganti” per gli investitori, specie se confrontate con i fondi hedge.
“Andando a caccia di ritorni da investimento non decorrelati, gli investitori nei fondi hedge accettano di avere anche rendimenti relativamente bassi, commissioni alte e avere zero liquidità”. Chi investe invece nel cambiamento climatico sarà in grado di sfruttare i benefici della diversificazione senza dover fare simili rinunce”, denotano gli autori del paper.
Grande potenziale di profitto a prezzi convenienti
Il mondo si sta avvicinando a un momento in cui sarà costretto ad agire in maniera aggressiva per decenni di inerzia in cui gli esseri umani non hanno affrontato una minaccia esistenziale come quella del cambiamento climatico. Queste iniziative per risolvere la crisi ambientale e salvare il pianeta gettano le basi per una crescita enorme del settore green.
GMO, gestore con sede a Boston, è noto per le sue tattiche value investing. Di solito l’obiettivo del gruppo è dunque quello di individuare le società i cui prezzi azionari scambiano a uno sconto rispetto al resto del mercato e che al contempo hanno il potenziale di trarre beneficio dalle oscillazioni che causeranno i cambiamenti di scenario macro.
Di solito le strategie di value investing risultano convenienti come prezzo di partenza ma non offrono rendimenti elevati. Tuttavia la crisi ambientale crea un contesto particolare e diventa, secondo il manager, un modo nuovo per acquistare società con un coefficiente di crescita dal grande potenziale a prezzi per di più convenienti.
La strategia “green” ha portato frutti sin qui per GMO e il gestore è convinto di poter garantire ritorni da investimento validi a lungo termine. Nel paper si dice che dal suo lancio nel 2017, la crescita della strategia GMO Climate Change è stata più sostenutta di quella dell’indice azionario mondiale MSCI All Country World, pur scambiando a un prezzo del 15-20% più basso rispetto al benchmark.