Dopo il crollo dei mercati globali dello scorso anno tra preoccupazioni per l’aumento dei tassi, tensioni commerciali e rallentamento dell’economia, le azioni hanno recuperato significativamente negli Stati Uniti e in Cina e si sono mosse più in alto in Europa.
A contribuire al rally dei titoli azionari le politiche accomodanti della Federal Reserve americana, della Bce e degli sforzi delle autorità cinesi ma, avverte Tai Hiu di Jp Morgan Asset Management, se le azioni hanno spazio per correre è l’economia globale che deve riprendersi per prima.
Affinchè il rally continui davvero, penso che la cosa più importante a cui dobbiamo guardare è se l’economia globale inizia a rispondere ad una Fed più accomodante, a una BCE più accomodante e a maggiori stimoli dalla Cina”.
Le preoccupazioni per l’economia globale sono aumentate lo scorso anno per via delle tensioni tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali, con il Fondo Monetario Internazionale che ha tagliato le sue previsioni di crescita globale per il 2019 e il 2020. Hui, tuttavia, ha affermato che i dati recenti offrono qualche motivo di ottimismo.
L’analista ha così citato i dati sugli investimenti e la produzione industriale cinese e gennaio e febbraio e quelli sull’occupazione negli Stati Uniti, tutti segnali positivi.
“Se questi numeri continuano a stabilizzarsi – e anche a rialzarsi un po’ mentre ci avviciniamo all’estate – penso che questo rally (delle azioni) possa continuare. E penso che vedremo qualche stabilizzazione.”
Secondo l’analista di JP Morgan Asset Management quest’anno le cose sembrano andare meglio per i tre grandi rischi che preoccupavano gli investitori lo scorso anno, ossia il dollaro forte, il peggioramento delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti e il rallentamento economico della Cina. Questi tre grandi rischi quest’anno sono diventate meno problematici afferma l’analista.