Gli analisti di J.P. Morgan ne sono convinti: la divergenza nella performance delle azioni statunitensi rispetto al resto del mondo, con le prime che, da gennaio, hanno nettamente sovraperfomato le seconde, non durerà a lungo. La banca prevede infatti che i mercati internazionali faranno da ora in poi meglio Wall Street, ribaltando il trend visto finora.
“La recente divergenza nella performance delle azioni statunitensi rispetto al resto del mondo non ha precedenti nella storia”, ha detto in una nota Marko Kolanovic, strategist di jp Morgan.
Quest’anno il mercato azionario americano ha ampiamente sovraperformato i mercati emergenti. Un esempio: da inizio anno l’indice S & P 500 è aumentato del 7% rispetto al calo del 9% di iShares MSCI Emerging Markets ETF (EEM).
Kolanovic ha osservato che, proprio per l’eccezionalità di questo fenomeno, la situazione è destinata a ribaltarsi.
“In altre parole, prevediamo che il mercato statunitense perderà terreno mentre gli indici dei mercati emergenti e l’Europa si moveranno verso l’alto”.
Decisiva sarà in questo senso secondo Kolanovic l’esito del conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina. In una prima ipotesi, giudicata poco probabile, Kolanovic non esclude un ampio declino degli indici nel caso di una interruzione dei negoziati tra i due Paesi; più probabile invece un esito positivo del conflitto che avvierà una riallineamento tra gli USA e il resto del mondo.