NEW YORK (WSI) – Scommesse “mostruose” con i derivati, investitori e autorità di regolamentazione ingannati ripetutamente. JP Morgan è per caso una banca troppo grande da gestire? E’ questa la domanda che si sta ponendo l’alta finanza americana, insieme allo stesso Congresso degli Stati Uniti.
Un rapporto compilato dalla sottocomissione permanente sulle indagini del Senato, di ben 301 pagine, mette in luce chiaramente gli sforzi che JPM sta compiendo per nascondere disperatamente le perdite sofferte con diverse operazioni di trading: sempre più nel mirino l’amministratore delegato Jamie Dimon, che rischia di perdere la sua poltrona.
Dal rapporto risulta chiaramente che il colosso ha ignorato i controlli interni manipolando anche diversi documenti, mentre Dimon ha nascosto informazioni cruciali alle autorità di regolamentazione.
Immediata la reazione della diretta interessata, con la portavoce che ha affermato che: “sebbene abbiamo ripetutamente ammesso di aver compiuto errori significativi, il nostro management ha agito in buona fede e non ha mai avuto alcuna intenzione di ingannare nessuno”.
Intanto Dimon trema: la sua reputazione di “manager astuto” del rischio è stata già scalfita dalle perdite significative sofferte dalla banca; peggio ha fatto la sua credibilità, visto che è stato lui stesso a firmare l’autorizzazione per dar vita a un sistema di allarme che ha poi sottovalutato le perdite.