NEW YORK (WSI) – In agosto si è consumato uno tra i più gravi attacchi informatici della storia: esposte decine di miliardi di dollari in correnti bancari depositati presso la banca JP Morgan.
Salvi sarebbero però i soldi degli 83 milioni di clienti – tra famiglie e imprese – colpiti dagli hacker. Si tratterebbe di ben due terzi dei nuclei familiari americani.
Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine alle indagini, secondo le quali sarebbero stati rubati dati dei clienti che potrebbero essere usati per prelevare fondi.
Non solo JP Morgan, anche almeno altre 4 banche Usa sono state attaccate dagli hacker d’estate in un’operazione coordinata contro alcune delle maggiori istituzioni finanziarie statunitensi. Inizialmente si parlava solo di un milione di conti interessati in totale.
L’Fbi sta indagando sull’accaduto per valutare se gli attacchi sono legati o meno alle sanzioni imposte alla Russia, e siano quindi un atto di ritorsione.
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NEW YORK – Per la seconda volta in tre mesi la rete informatica di JPMorgan Chase, la più grande banca statunitense, sarebbe stata attaccata da alcuni hacker che – afferma il New York Times – avrebbero legami con l’Italia o con altri Paesi del sud dell’Europa.
Un portavoce della banca smentisce un secondo attacco, parlando di notizia falsa. Ma la banca ammette che pirati informatici di recente hanno violato i server del gruppo e che ad essere interessati sono 76 milioni di famiglie e 7 milioni di piccole imprese.
In pratica sarebbero stati sottratti nomi, indirizzi numeri di telefono e indirizzi di posta elettronica dei propri clienti. Sarebbero state violate anche informazioni riservate relative a questi clienti, anche se – spiega sempre il gruppo – non sarebbero in pericolo altri dati sensibili, come i numeri o le password per accedere ai conti bancari o i numeri della Social Security.
Il New York Times, da parte sua, cita fonti molto vicine alle indagini che il gruppo bancario da tempo sta portando avanti per appurare i fatti. E svela come i pirati informatici sarebbero riusciti a violare ancora una volta alcuni server di JPMorgan. La nuova scoperta fa seguito a un attacco che fu svelato lo scorso luglio, e mette ancora una volta in evidenza quali sfide le banche di Wall Street si trovano ad affrontare per rendere i propri sistemi informatici sempre più sicuri contro le minacce che arrivano dal cyberspazio.
Negli ultimi anni diversi sono stati gli attacchi degli hacker contro diversi istituti finanziari americani, e su molti di questi hanno indagato, e indagano tuttora, gli agenti dell’Fbi. In seguito alle ripetute incursioni le banche di Wall Street sono state anche costrette a fornire regolarmente alla Fed e alla Sec – così come a tutte le altre autorità di vigilanza del settore finanziario tutte le informazioni possibili sulle brecce aperte dai pirati informatici nei loro sistemi. E fino ad oggi JPMorgan ha sempre assicurato come in seguito a tali incidenti neanche un dollaro dei propri clienti sia stato sottratto.