L’intelligenza artificiale fa il suo ingresso ufficiale in Jp Morgan Chase. Secondo quanto riporta il Financial Times, la banca americana avrebbe iniziato il collaudo di una propria versione di ChatGPT di OpenAI in grado di svolgere il lavoro di un analista.
IA a servizio della divisione di asset e wealth management
La banca statunitense – secondo il quotidiano inglese – ha fornito ai dipendenti della sua divisione di asset e wealth management l’accesso a un modello che la banca chiama LLM Suite, in grado di supportarli nella scrittura, nella generazione di idee e nella sintesi dei documenti.
“Pensate a LLM Suite come a un analista in grado di offrire informazioni, soluzioni e consigli su un argomento”, si legge nella nota dell’azienda inviata ai dipendenti, che descrive il prodotto come “simile a ChatGPT” da utilizzare per la “produttività generale” a complemento delle altre applicazioni che gestiscono informazioni finanziarie sensibili, Connect Coach e SpectrumGPT.
JPMorgan ha iniziato l’introduzione di LLM Suite all’inizio di quest’anno e circa 50.000 dipendenti, ovvero circa il 15% del personale, vi hanno ora accesso, ha dichiarato una fonte attendibile al quotidiano di Londra.
L’IA entra ufficialmente a Wall Street
Il lancio di Jp Morgan rappresenta uno dei più grandi casi di utilizzo di un LLM da parte di un gruppo finanziario Usa, soprattutto se costruito internamente. Anche Morgan Stanley ha stretto una partnership con OpenAI per l’utilizzo di prodotti per la sua attività di gestione patrimoniale. Non è tuttavia noto se LLM Suite abbia incontrato difficoltà simili a quelle di altri modelli di IA che sono stati sorpresi ad avere “allucinazioni” o a considerare idee errate come fatti.
A maggio, l’amministratore delegato di JPMorgan Jamie Dimon aveva dichiarato agli investitori che l’IA “cambierà ogni lavoro”.
“Potrebbe eliminare alcuni posti di lavoro. Alcuni potrebbero creare altri posti di lavoro”, ha detto Dimon. “Ma non si può immaginare un’applicazione, un database o un lavoro in cui l’IA non sia di aiuto, supporto o sostegno”.
Sempre Dimon in un’intervista, rilasciata lo scorso ottobre a Bloomberg, aveva poi spiegato che la sua adozione se da una parte aumenta il rischio di una perdita di posti di lavoro, dall’altra può contribuire all’introduzione della settimana lavorativa da tre giorni e mezzo.