Nonostante i recenti record, l’indice S&P 500 ha ancora strada per correre. Dopo aver toccato per la prima volta nella storia quota 3 mila punti la scorsa settimana, l’indice benchmark Usa potrebbe fare un ulteriore balzo in avanti fino a toccare 3.200 punti nel corso del prossimo anno.
Ne è convinto Marko Kolanovic, strategist di J.P. Morgan Chase, che in una nota recente ai clienti, ha messo in evidenza una nuova opportunità emergente in questo contesto di mercato azionario, ovvero la “più grande divergenza di sempre” tra i cosiddetti titoli ciclici e le azioni difensive.
Un’opportunità del genere non si vedeva da decenni. La disparità “tra valore dei titoli ciclici da un lato e quelli a bassa volatilità / titoli difensivi dall’altra parte è attualmente molto più ampia anche rispetto al periodo dello scoppio della bolla dot com di fine anni ’90” ha spiegato Kolanovic.
Questa rotazione all’interno dell’indice S&P 500 verso i difensivi – ha concluso l’esperto della banca Usa – “spingerà significativamente più in alto tutti i titoli ritardatari come small cap, petrolio e gas, materiali e più in generale titoli con bassi rapporti price earning (P/E) “.