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Juncker propone capo di stato per l’intera area euro

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Siena – Tassi di interesse:in area Euro il tema del debito continua a pesare sui mercati. I rendimenti dei titoli governativi tedeschi sono scesi su tutta la curva a fronte di un forte calo dei listini azionari. Sui periferici continuano ad allargarsi gli spread, con quello Italia-Germania portatosi in mattinata oltre 380 pb e quello Spagna-Germania a 400pb. Il differenziale sul decennale Spagna-Italia si è portato intorno a 16 pb, mentre il tasso decennale italiano è salito sopra il 6%.

La Bce ieri ha annunciato che la scorsa settimana non ha effettuato alcun acquisto di titoli di stato, mantenendo così il programma di acquisti congelato da marzo.

In Francia, il portavoce del governo ha dichiarato che il parlamento terrà una sessione speciale i primi di settembre per approvare le nuove misure a favore della Grecia e degli altri paesi dell’area in difficoltà.

Juncker, presidente del consiglio europeo, in un’intervista ha proposto la creazione di un capo di stato e di un governo per l’intera area Euro.

Negli Usa la giornata di ieri si è chiusa con tassi governativi stabili sulla parte a breve della curva mentre è proseguito il calo della parte a lunga. Il tasso decennale ha infatti chiuso ben al di sotto del 2,80% portandosi sui livelli minimi da novembre scorso.

Il flusso di dati macro negativi, unito a nuove tensione dall’area Euro, continuano a pesare sull’umore degli operatori. Ieri l’indice Ism manifatturiero di luglio ha evidenziato un calo rispetto al mese precedente, posizionandosi poco al di sopra della soglia 50 (50,9 da 55,3) indicante una fase di espansione del settore.

All’interno le componenti occupazionale e prezzi pagati hanno messo a segno il calo più marcato, mentre è importante segnalare il posizionamento sotto 50 (minimo da giugno 2009) per la componente nuovi ordini che potrebbe segnalare un ulteriore rallentamento della produzione nei prossimi mesi.

Le borse Usa, che avevano iniziato positivamente la seduta, hanno reagito negativamente al dato, anche se nel finale sono riuscite a recuperare parte delle perdite accumulate durante la seduta. Per l’indice S&P si tratta della sesta seduta consecutiva in calo con i settori healthcare, industriale e beni di consumo a guidare i ribassi.

Nel frattempo sembra giungere al termine la “saga” riguardante l’innalzamento del debito Usa. In nottata la Camera ha approvato il piano e nel pomeriggio è atteso il voto del Senato.

Nella giornata odierna proseguirà il flusso di dati macro con i dati relativi alla spesa ed ai redditi personali di giugno.

Valute: euro in deprezzamento nei confronti del dollaro sulla scia delle rinnovate tensioni in area Euro e dell’esito positivo del voto alla Camera Usa. In mattinata il calo delle borse sta spingendo il cross in prossimità del supporto in area 1,41/1,4150. Prima resistenza a 1,4280. Da segnalare il nuovo record storico del franco svizzero sia vs dollaro sia vs euro, con il cross verso quest’ultimo sceso, anche se temporaneamente, sotto quota 1,10.

Yen in deprezzamento durante la notte in seguito all’esito positivo del voto negli Usa. Inoltre il ministro delle finanze Noda ha dichiarato che la valuta è sopravvalutata ed ha ribadito di monitorare i mercati attentamente. Verso dollaro il cross si è portato in prossimità dei minimi dal dopoguerra collocati presso 76,25 (livello di supporto importante). La resistenza oggi si colloca a 78. Verso euro il cross ieri si è portato sotto area 110, trovando supporto presso 108,70 (supporto odierno). La resistenza oggi passa da 111.

Materie Prime: andamento misto tra gli energetici con il calo del Wti (-0,9%) ed il rialzo del gas naturale (+1%). In ribasso i metalli industriali penalizzati dai segnali di rallentamento in Cina e negli Usa.

Misti gli agricoli con il rialzo del cotone (+3,4%) e mais (+2,4%) ed il calo dello zucchero (-2,8%). In calo anche i metalli preziosi, sebbene questa mattina siano tornati a salire sulla scia della partenza negativa delle borse europee.

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