BRUXELLES (WSI) – Nell’area euro serve un livello comune di “salario minimo”. A lanciare l’idea è stato il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker durante una audizione all’Europarlamento, secondo quanto riporta Dow Jones.
Il numero uno dell’Eurogruppo ha citato Marx: “Dobbiamo riscoprire la dimensione sociale dell’Unione monetaria ed economica, con misure come il salario minimo in tutti i paesi dell’Eurozona, altrimenti perderemo la credibilità e il sostegno della classe operaia, usando le parole di Marx”.
“Stiamo sottovalutando l’enorme tragedia della disoccupazione, che ci sta schiacciando”, secondo Juncker. “Nell’area euro la disoccupazione supera l’11%, e dobbiamo ricordarci che quando è stato fatto l’euro avevamo promesso agli europei che tra i vantaggi della moneta unica ci sarebbe stato un miglioramento degli squilibri sociali”.
Quanto al patto di bilancio (fiscal compact) “e’ entrato in vigore, ma restano ancora alcuni paesi – Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo – che devono ratificarlo, e queste ratifiche non sono certe”. Ad ogni modo, l’eventuale mancata ratifica da parte di questi tre paesi “non modifica nulla”.
Lo ha affermato sempre durante una audizione in commissione Problemi economici del Parlamento europeo. Approvato a venticinque (non l’hanno firmato Gran Bretagna e Repubblica ceca, il patto per la disciplina di bilancio e’ entrato in vigore l’1 gennaio.
A oggi l’hanno ratificato Austria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna. (TMNews-Asca)