Economia

Juventus, accolto il ricorso: restituiti i 15 punti

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La Juventus ritrova quindici punti, almeno provvisoriamente. È stato accolto il ricorso di alcuni dirigenti sulla sentenza plusvalenze: ma la decisione non mette la parola fine alla vicenda. Adesso si attende l’appello.

Per il momento, comunque, la Juventus ritrova i 15 punti, che erano stati tolti dalla giustizia Figc per il caso plusvalenze e balza direttamente al terzo posto in classifica. Il rinvio per rideterminazione alla Federcalcio, che è stato decretato dal Collegio di Garanzia presso il Coni, più che essere una vera e propria vittoria, sembra essere un semplice pareggio.

La Juventus riprende i 15 punti

L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, si limita ad affermare: “Per noi i punti sono sempre stati 59”. Ma la vicenda non è ancora chiusa: la restituzione dei 15 punti cambia, ovviamente, la classifica e lascia ampiamente aperta la porta sul futuro del campionato. In ballo, prima di tutto c’è la corsa ai posti per la Champions League del prossimo anno. Ora come ora è necessario attendere ancora 45 giorni (al massimo) per comprendere se questa restituzione sia definitiva o se si dovrà assistere a qualche nuova sorpresa in classifica. Ma entriamo nei dettagli della sentenza. Il Collegio ha respinto il ricorso presentato da quattro dirigenti di prima linea della Juventus:

  • Andrea Agnelli, ex presidente;
  • Maurizio Arrivabene, ex amministratore delegato;
  • Fabio Paratici, ex direttore sportivo;
  • Federico Cherubini.

Le sanzioni e la colpevolezza di questi quattro manager è passata in giudicato. Considerando i poteri che avevano all’interno della Juventus, questo costituisce un bel macigno sulla squadra.

Sono stati accolti, dalle sezioni unite, i ricorsi di Pavel Nedved e di altri dirigenti, tra i quali vi è anche quello di Paolo Garimberti, presidente di J-Museum, e del consigliere Enrico Vellano. Accolto anche l’appello della Juventus nei termini.

Sebbene la Juventus si sia ripresa i 15 punti, la palla, ora come ora, torna alla Corte di Appello Federale, che potrebbe, almeno stando alle indicazioni dei giudici presieduti da Gabriella Sandulli, confermare il -15 motivandolo. O, nel caso in cui mancasse una più precisa definizione delle responsabilità della dirigenza juventina, rimodulare la pena. Particolare attenzione, a questo punto, verrà data alla determinazione dell’apporto causale dei singoli amministratori, di cui dovrà essere data un’adeguata motivazione e ne dovranno essere tratte le eventuali conseguenze, anche in ordine alla sanzione irrogata a carico della Juventus.

Più che una vittoria è un pareggio

Che cosa accadrà adesso? La Corte, con una nuova composizione rispetto a quella guidata da Mario Luigi Torsello, dovrà cercare di chiarire quale peso hanno avuto i dirigenti nella scelta di infliggere alla squadra un -15. Nel caso in cui i consiglieri assolti Nedved, Garimberti e Vellano non avevano alcuna responsabilità e il peso ricade sui quattro per i quali la condanna è stata confermata il -15 è motivato.

Il Collegio ha tempo fino a trenta giorni per pubblicare le sue motivazioni. Alla nuova Corte serviranno altri quindici giorni per la decisione: almeno in linea teorica l’eventuale penalità potrebbe ricadere già sul campionato attuale, che chiude il 4 giugno.

Ricordiamo che la vicenda plusvalenze si va ad intrecciare con un altro processo, che si deve ancora concludere: quello sulla manovra stipendi. Per il momento Calvo ha frenato sull’ipotesi che la Juve possa patteggiare, per evitare che la vicenda si trascini al prossimo campionato ed evitare di trovarsi due stagioni compromesse, invece di una sola.