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Kiev: “Russia vuole Terza Guerra Mondiale”. E Mosca minaccia smobilizzo bond, euro e dollari

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ROMA (WSI) – Il mondo è con il fiato sospeso, i venti di guerra tra la Russia e l’Ucraina soffiano più forti e l’escalation delle tensioni geopolitiche è palpabile.

Kiev fa sapere che considererà alla stregua di invasione qualsiasi incursione da parte delle forze russe schierate al confine. La Borsa di Mosca scende ancora e la Banca centrale ha deciso di alzare i tassi al 7,5%.

L’Ucraina ha chiaramente accusato Mosca di volere “la terza guerra mondiale”. Le parole sono state pronunciate dal premier ucraino ad interim, Arseni Iatseniuk, stando all’agenzia Interfax, dopo il chiaro avvertimento del segretario di Stato americano John Kerry, che ha detto che il Cremlino sta commettendo un “grave e costoso errore”, riferendosi alle esercitazioni militari nel confine tra i due paesi. Si parla della presenza di decine di migliaia di soldati.

Kerry ha continuato: “Una crisi non si può risolvere quando solo una parte fa il necessario per evitare il confronto. L’intelligence russa sta cercando di sabotare la democrazia”.

La rabbia di Mosca è esplosa dopo l’attacco dell’esercito ucraino nella città di Slavyansk, in mano ai ribelli filo-russi. L’incursione ha provocato la morte di un ragazzo di 22 anni – la cui foto è stata esposta nel municipio della cittadina – e nel ferimento di un altro ribelle.

“Il mondo non ha dimenticato la seconda guerra mondiale e la Russia vuole già iniziare la terza – ha detto il premier ucraino – Il sostegno russo ai terroristi in Ucraina rappresenta un crimine internazionale, e ci appelliamo alla comunità di tutto il mondo, chiedendole di unirsi a noi contro l’aggressione di Mosca”.

Il presidente ucraino Oleksandr Turchynov ha inoltre tuonato: “Non ci piegheremo alla minaccia terroristica”. Di conseguenza, stando a quanto annunciato dal ministro dell’Interno Arsen Avakov, le operazioni militari contro i filo-russi andranno avanti nel sud est dell’Ucraina.

Gravi le ripercussioni delle tensioni sui due paesi. Mentre la fuga di capitali ha portato S&P a rivedere al ribasso il rating sulla Russia a un gradino appena al di sopra della valutazione “junk”, ovvero spazzatura, l’Ucraina è sull’orlo della bancarotta. Tanto che il Fondo Monetario Internazionale ha confermato in queste ore che deciderà su un piano di aiuti a favore di Kiev, nella prossima riunione del 30 aprile. “Abbiamo detto che l’accordo proposto sarebbe di 14-18 miliardi di dollari in un arco temporale di due anni”, ha precisato Gerry Rice, portavoce dell’Fmi.

Investitori di tutto il mondo temono l’ira di Mosca, dopo che, stando a quanto riportato da Bloomberg, il consulente presidenziale russo, Sergei Glazyev, ha proposto un piano di 15 misure per proteggere l’economia della Russia, in caso di applicazione di ulteriori sanzioni da parte di Stati Uniti ed Europa.

Citando la lettera al Ministero delle Finanze scritta da Glazyev e pubblicata sul quotidiano Vedomosti, Bloomberg riferisce alcuni punti essenziali della proposta.

– La Russia dovrebbe ritirare tutti gli asset in dollari e in euro dai paesi sia facenti parte della Nato che neutrali.

– La Russia dovrebbe iniziare a vendere i bond sovrani dei paesi membri della Nato prima i suoi conti in valuta estera vengano congelati.

– La Banca centrale della Russia dovrebbe ridurre l’esposizione di asset in dollari e vendere i bond sovrani dei paesi che appoggeranno le sanzioni nei suoi confronti.

– La Russia dovrebbe limitare gli asset valutari delle banche commerciali per prevenire la speculazione sul rublo e ulteriori fughe di capitali.

Nel frattempo, la banca centrale russa ha alzato i tassi d’interesse dal 7% al 7,5% per combattere le pressioni inflazionistiche alimentate dalla crisi geopolitica. In una nota si legge che l’istituto “ha preso la decisione di aumentare il tasso di interesse chiave fino al 7,5% a causa dei rischi inflazionistici crescenti”. Di fatto, i rischi di un’inflazione sopra al 5% alla fine del 2014 sono “significativi”.