(Teleborsa) – L’Europa si conferma in rosso a metà giornata con i listini particolarmente nervosi in attesa di conoscere il fondamentale report sul mercato del lavoro statunitense in agenda alle 14.30. Da queste statistiche si potranno infatti tirare molte somme: se saranno positive verranno lette come segnale di una più marcata ripresa della locomotiva USA. Se invece continueranno a mostrare una certa debolezza, prenderebbe corpo l’ipotesi di imminenti misure di stimolo da parte della Federal Reserve. Gli analisti stimano un calo degli occupati non agricoli di 8.000 unità (lo scorso mese erano scesi di 54 mila unità) con il tasso di disoccupazione in aumento al 9,7% dal 9,6% precedente. Si tratta comunque di dati non facilmente prevedibili, soprattutto per quanto riguarda il numero dei private payrolls, come confermano le statistiche passate spesso decisamente diverse dalle attese. Le borse del Vecchio Continente sono oggi gravate anche dalla pessima performance del comparto finanziario dopo che un fondo di Abu Dhabi ha annunciato di voler attuare ricoperture in merito alla propria ingente esposizione verso Barclays. Per questo Nomura ha curato la vendita di 220 mln di azioni dell’Istituto, che soffre a Londra con un arretramento del 2,42%. Tra i pochi dati macro europei la Germania ha annunciato un calo dell’avanzo commerciale superiore a quanto stimato dagli analisti, mentre i prezzi alla produzione britannici sono aumentati più del consensus. Sul valutario l’euro si arrende alle vendite a vantaggio del dollaro dopo il rally della vigilia, quando aveva bucato quota 1,40 usd ai massimi di febbraio. Il cross eur/usd viaggia ora a 1,3857, scontando il clima di incertezza che domina il panorama odierno. Tra le commodities prosegue la fase di calo del petrolio con il WTI a 80,43 dollari al barile, e dell’oro. Il metallo giallo finalmente si prende una pausa dopo i recenti rally con il future in scadenza ad ottobre a 1.328 dollari l’oncia (-5,2%). In attesa del job report e di Wall Street, e con i futures a stelle e strisce in calo frazionale, Londra lascia sul parterre lo 0,63%, Francoforte lo 0,30%, Parigi lo 0,59%. Deboli anche Madrid -0,67%, Amsterdam -0,59% e Zurigo -0,44%. Piatta Bruxelles.