ROMA (WSI) – Mercato edilizio dell’Italia impantanato nella crisi, riflette tutte le difficoltà visibili nel settore immobiliare. L’Istat ha reso noto di fatto che a maggio l’indice destagionalizzato relativo alla produzione delle costruzioni ha subito un calo -2% su base mensile: Su base annua, tenendo conto degli effetti di calendario, tonfo -15,2% rispetto al maggio del 2012.
In media, nei primi cinque mesi dell’anno la produzione è scesa del 12,5% su base annua, mentre nella media del trimestre marzo-maggio l’indice ha registrato una flessione del 5,3% rispetto ai tre mesi precedenti.
Dal fronte economico europeo, comunicato il dato sulle partite correnti in Eurozona; a maggio l’attivo si è attestato, stando ai dati della Bce, a 19,6 miliardi di euro, in calo rispetto ai 23,8 miliardi del mese di aprile.
“Senza interventi strutturali l`intero comparto dell`edilizia rischia di scomparire, con conseguenze economiche e sociali devastanti”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti, commentando i dai Istat relativi alla produzione nelle costruzioni nel mese di maggio, in calo del 15,2% rispetto all`anno scorso e del 2% rispetto ad aprile.
“La drammatica conta dei posti di lavoro persi nelle costruzioni dall`inizio della crisi – ga sottolineato il sindacalista – ci dice che si sta sfiorando quota 700mila, una cifra superiore agli abitanti di una città come Palermo. Con la mobilitazione nazionale del 31 maggio scorso, organizzata insieme a Feneal-Uil e Fillea-Cgil, abbiamo chiesto al governo di istituire al più presto un tavolo straordinario di crisi e di attuare interventi immediati per aprire piccoli e grandi cantieri, ridando fiato e speranza ad un settore industriale che è storicamente anticiclico e che più di altri può fare da traino per la ripresa”.